Continuiamo a minimizzare ciò che accade, continuiamo a voltare la testa. Di poco, perché non si veda troppo, che non sia mai che poi si passi per vigliacchi. Continuiamo a dire, che le cose sono diverse, che il paragone non regge, che bisogna contestualizzare. Ovvio che le cose sono diverse, ma se qualcuno può liberamente proclamarsi fascista, senza venire colpito da sanzione alcuna, ma se dei ragazzi osano provare a paragonare il decreto sicurezza con le leggi razziali, la professoressa viene sospesa per 15 giorni e lo stipendio le viene ridotto, qualcosa non funziona.

Potranno anche avere avuto atteggiamenti eccessivi quegli studenti di seconda liceo, ma chi non li ha avuti da giovane e in ogni caso hanno espresso una loro idea, la loro percezione del presente. E se la professoressa Rosa Maria Dell’Aria non li ha censurati, bene ha fatto. Bene ha fatto lasciare che i suoi studenti ragionassero con le loro teste. Se poi di fronte alle loro conclusioni, la Polizia, incaricata dalla Prefettura si è sentita in dovere di intervenire, forse qualche ragione quei ragazzi ce l’hanno. Verrebbe poi da chiedersi come mai le forse dell’ordine sono state così solerti a intervenire, mentre non si è visto altrettanto zelo nell’agire contro Casapound e altre organizzazioni, che non hanno mai nascosto di essere fascisti.

Il tutto a pochi giorni dalla votazione in Parlamento di un decreto sicurezza bis, che propone una multa di 3000 euro per chi salva un migrante. Mentre nelle piazze e nelle strade vengono rimossi gli striscioni che esprimono dissenso, il ministro della pausa continua a insultare chi osa contestarlo durante i suoi comizi.

Umberto Eco, in una sua conferenza sul tema dell’eterno fascismo, ne individuava alcune specificità: 1) l’azione per l’azione, senza riflessione alcuna, l’importante è tenere alta la tensione; 2) un sospetto di fondo verso la cultura, che può portare ad atteggiamenti critici; 3) non si accettano critiche, il disaccordo è considerato un tradimento; 4) paura della differenza: ogni elemento considerato “diverso” viene demonizzato esacerbato. Infine, Eco scriveva: «A chi non ha identità sociale l’Ur-fascismo dice che l’unico privilegio è il più comune di tutti, quello di essere nati nello stesso paese». Certo, nessuno può sostenere che viviamo sotto una dittatura, ma molti segni ce ne indicano la rotta e forse, quei ragazzi, lo hanno percepito prima di noi.

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