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“Lo yeti esiste, abbiamo le foto delle sue impronte”: l’annuncio dell’esercito indiano

Sui social incredulità e ilarità hanno accompagnato il tweet dell’esercito indiano. “Prima di dichiarare cose del genere dovreste esaminare molto accuratamente le cosiddette 'prove' evitando di essere ridicoli”, ha scritto un utente

di Davide Turrini

Attenti allo yeti. Dalla catena montuosa dell’Himalaya ecco le prove provate dell’esistenza dell’uomo delle nevi. Sono orme fotografate sulla neve lunghe un metro e larghe mezzo. La scoperta però non è un lancio di Lercio, bensì un tweet entusiastico dell’esercito indiano della montagna. “Per la prima volta un team dell’esercito ha pubblicato la foto delle misteriose impronte della mitica bestia chiamata Yeti”. Seguono misura dell’impronta e il luogo del ritrovamento, vicino al campo base di Makalu, il 9 aprile 2019. E come se non bastasse il social media manager dell’esercito indiano rincara la dose: “L’inafferrabile uomo delle nevi era stato avvistato in passato nel parco nazionale Makalu-Barun”. Ma non finisce qui. Secondo il Times of India l’esercito ha atteso una ventina di giorni prima di pubblicare la foto online dopo aver deciso che la straordinaria scoperta corrispondeva “alle precedenti teorie sullo yeti”.

Il mitico “uomo delle nevi”, o altresì definito “quella cosa là” dagli sherpa locali, è apparso per la prima volta nei racconti popolari e leggendari di esploratori e abitanti della catena montuosa tra India, Nepal, Pakistan, Cina e Buthan, nel 1407. Ma è soltanto tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 che con l’afflusso di guide britanniche ed europee sull’Himalaya sono cominciati a circolare avvistamenti strani e ricorrenti, ma soprattutto fotografie più o meno chiare di impronte gigantesche. La leggenda dello yeti si colloca narrativamente tra il mistero visivo dei “crop circle” inglesi e la bestialità irregolare e incatalogabile del celebre mostro di Lochness scozzese.

Tanto che sui social incredulità e ilarità hanno accompagnato il tweet dell’esercito indiano. “Prima di dichiarare cose del genere dovreste esaminare molto accuratamente le cosiddette ‘prove’ evitando di essere ridicoli”, ha scritto un utente. “Sono seriamente deluso dal vedere che l’esercito di un paese propaganda mitologie folli e insensate per realtà”, gli ha fatto eco un altro. O invece c’è chi scherzando, ma osservando bene la foto dove si individua nel raggio di diversi metri soltanto un’impronta sulla neve, ha dato scacco matto all’esercito: “A meno che voi sappiate già che il vostro yeti cammina con un piede solo, è evidente che viaggerà tra le rocce e le montagne saltando”.

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