A Cremona succede che, nottetempo, cinque ragazzini vengono sorpresi, e filmati dalle telecamere di videosorveglianza, a rubare le biciclette alla stazione dei treni. Si danno alla fuga ma i carabinieri li raggiungono. I ragazzi accusati di furto aggravato in concorso vengono denunciati. Ma una volta che i genitori vengono contattati dai militari per riaffidare loro i propri figli – tutti minorenni – si sentono, in due casi, rispondere così: “Potevate tenerveli”. La madre di un terzo giovane fermato, invece, ricevuta la telefonata alle prime ore della mattina, risponde che è troppo presto che sarebbe passata in caserma solamente dopo qualche ulteriore ora di sonno.

I fatti sono avvenuti nella notte tra il 31 marzo e il primo aprile ma se n’è avuta notizia solo ora. Protagonisti quattro mantovani ed un cremonese (quattro 16enni ed un 17enne). Qui, a fianco del piazzale della stazione, i ragazzi sono stati ripresi dalle telecamere di sorveglianza ad armeggiare e a tentare di forzare i lucchetti delle rastrelliere destinate al parcheggio delle biciclette e successivamente ad asportarne via due, per poi allontanarsi. Una volta arrivati i militari dell’Arma, dalla vicina caserma Santa Lucia, i cinque si trovavano ancora bordo delle bici rubate (successivamente recuperate e restituite ai proprietari). I ragazzi hanno provato a scappare. Due di loro sono stati rintracciati nascosti sotto alcune auto parcheggiate e altri tre si erano infilati nel portone di un palazzo per nascondersi.

Gli accertamenti eseguiti dalle forze dell’ordine hanno appurato come i giovani mantovani avessero raggiunto Cremona per ritrovarsi con un amico ospite di una comunità ed un altro studente, allo scopo di “vagabondare” per la città nel tentativo di rubare le biciclette. La speranza, che non si è concretizzata, era quella di riuscire a caricare le bici sul primo treno per Mantova. Invece a casa ci sono tornati loro, con una denuncia.

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