Amici a quattro zampe per sempre: in Lombardia ora si può davvero. Grazie al progetto di legge approvato martedì dal Consiglio regionale, infatti, animali domestici e padroni potranno essere tumulati nello stessa tomba. “Risultato storico”, per Gianluca Comazzi, capogruppo di Forza Italia autore dell’emendamento alla riforma dei servizi funebri e cimiteriali. Una norma sullo stesso tema era stata presentata anche dal Movimento Cinque Stelle.

La Lombardia diventa quindi la prima regione italiana a prevedere la condivisione del loculo con il proprio animale. “Oggi, per la prima volta nel nostro Paese, una legge regionale suggella il legame di amore eterno fra gli esseri umani e i loro amici a quattro zampe – esulta il consigliere di Fi – Sono davvero orgoglioso che la mia proposta sia stata recepita dalla maggioranza del Consiglio: questo voto segna un importante passo avanti in termini di diritti degli animali”.

Con l’ok del Pirellone, dunque, chi vorrà tumulare il proprio animale domestico dovrà farne richiesta agli uffici dei servizi cimiteriali dei Comuni, ai quali è demandata la procedura. Ma, “per ragioni di decoro”, non si potranno inserire nome e foto dell’animale sulle lapidi, come prescritto dall’ordine del giorno a firma Emanuele Monti (Lega) approvato dall’aula. “Confido nel fatto che altre regioni d’Italia seguano l’esempio della Lombardia, prendendo atto del rapporto speciale che intercorre tra un essere umano e il suo amico a quattro zampe”, auspica la relatrice del provvedimento Simona Tironi, di Forza Italia.

La legge, approvata con 41 sì, 29 no e un’astensione, regola diversi aspetti del periodo post mortem di persone e animali. Tra le materie incluse, la gestione dei feti derivanti dalle interruzioni volontarie di gravidanza, l’introduzione di nuove norme in materia di medicina legale, polizia mortuaria e attività funebre, e, appunto, la possibilità di seppellire gli animali domestici insieme ai propri cari.

Contrari alla riforma i consiglieri del Movimento 5 Stelle, che adombrano una possibile incostituzionalità della legge: “È una brutta pagina politica regionale – spiega il pentastellato Marco Fumagalli – che rappresenta l’epilogo della riforma della sanità di Maroni“. Questa legge “finirà con lo svendere ai privati i nostri servizi di welfare”, come ad esempio per “la normativa funeraria, con aperture ai privati in un settore per nulla trasparente”.

La parte riguardante gli animali, però, ha accontentato anche i Cinquestelle, che nel settembre scorso avevano presentato un emendamento, poi assorbito dal progetto di legge in commissione: “Un provvedimento positivo e di assoluto buonsenso, molto atteso dagli amanti degli animali che potranno condividere con il proprio animale domestico il sonno eterno”, commenta Fumagalli.

Contrario il Pd, che oltre a bocciare la proposta di legge per la “correlazione tra qualità del servizio e costi ai cittadini” avrebbe preferito aree separate per gli animali all’interno dei cimiteri. I dem hanno votato no, spiega Carlo Borghetti, vicepresidente del Consiglio regionale, perché la sepoltura degli animali e dei padroni “comporta complicazioni nella gestione dei cimiteri, per la quale i Comuni sono già in affanno per la mancanza di spazio, perché i servizi funebri rischiano di trasformarsi sempre più in un business e perché non è stato aperto nessun confronto con le diverse confessioni religiose”.

IL DISOBBEDIENTE

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