Due bambini morti in meno di un mese al confine con il Messico mentre erano sotto la custodia delle autorità americane. Sono state proprio fonti Usa a comunicare nella serata di ieri, 25 dicembre, la morte di un bimbo di otto anni originario del Guatemala. Il piccolo mostrava “segni di potenziale malattia“, hanno detto le fonti, per questo era stato portato lunedì nell’ospedale di Alamogordo, in New Mexico, assieme al padre dove era stato curato e dimesso. Trasportato di nuovo nella struttura con nausea e vomito è morto dopo qualche ora. A metà dicembre un’altra bambina guatemalteca di sette anni era morta per disidratazione e stanchezza, sempre mentre era sotto la custodia delle autorità americane al confine con il Messico.

Non si conoscono le cause della morte del piccolo di otto anni, ha precisato l’Agenzia per la sicurezza delle frontiere sottolineando che sarà aperta “un’inchiesta indipendente e approfondita”. L’Agenzia non ha reso nota la data dell’ingresso del bimbo e di suo padre negli Stati Uniti né da quanto tempo erano sotto custodia. In una nota si precisa solo che il bambino era stato “precedentemente arrestato“. L’ospedale di Alamogordo, dove il piccolo era stato ricoverato, si trova a 145 chilomentri dal confine tra Stati Uniti e Messico.

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