“In piedi da ore, sollevo una cesta dal nastro e me la metto davanti. Prendo il primo prodotto, lo scansiono e con una rotazione che a volte sfiora i 180 gradi lo metto a sinistra, in una delle dodici ceste che il computer mi indica. Prendo il prodotto successivo e obbedisco di nuovo al pc. Poi un altro ancora, veloce. La mente è svuotata, annullata dalla continua ripetizione degli stessi movimenti. Benché automatici, richiedono un’attenzione continua sulla singola azione. Se mi distraggo, metto i pezzi nella destinazione sbagliata e dovrò chiamare il problem solver”.

Inizia così il reportage esclusivo di Luigi Franco, che è riuscito a farsi assumere in incognito come lavoratore interinale al magazzino di Amazon di Castel San Giovanni (Piacenza), dove ha lavorato nel periodo di picco in vista del Black Friday e di Natale. Tra il dio target, i briefing motivazionali e gli immaginari orwelliani, quali sono le reali condizioni dei lavoratori in Amazon? Il suo racconto esce in esclusiva su Fq MillenniuM, il mensile diretto da Peter Gomez, in edicola da sabato 8 dicembre.

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