Via l’emendamento salva ladri approvato dalla Camera a scrutinio segreto. È stato approvato stanotte dalla commissione Giustizia di Palazzo Madama il ddl Anticorruzione che arriverà in Aula la prossima settimana. Ieri dopo una lunga seduta durata oltre la mezzanotte, la commissione ha approvato un unico emendamento sul reato di peculato presentato dal capigruppo del M5s Stefano Patuanelli . Con questa modifica è stata eliminata la norma inserita a Montecitorio che di fatto aveva indebolito questo reato.

“Rimettiamo le cose giuste al posto giusto”, hanno commentato a fine seduta le senatrici M5s, Bruna Piarulli e Alessandra Riccardi, relatrici del ddl. “Quella norma – hanno spiegato – era inaccettabile per il M5s: uno sconto a chi commette il reato di peculato. Andiamo avanti nell’iter ed entro il 14 dicembre approviamo questo disegno di legge e lo rimandiamo alla Camera per la sua approvazione definitiva. La prima vera legge anticorruzione in Italia è ormai vicina”. La commissione ha respinto invece gli oltre 200 emendamenti presentati soprattutto da Pd, Forza Italia e Leu.

I dem hanno protestato. Nonostante questo, la discussione si è tenuta ieri notte senza alcun apporto da parte dei senatori pentastellati e leghisti: non un intervento sugli emendamenti, non una replica, nessun confronto con le opposizioni sulle questioni di merito. Né su questioni significative e importanti come la prescrizione o l’agente provocatore, né su semplici questioni di buon senso. Un atteggiamento che stigmatizziamo con forza. Siamo di fronte ad una maggioranza autoritaria che umilia il Parlamento”, dicono i senatori del Pd Giuseppe Cucca, Monica Cirinnà, Valeria Valente e Franco Mirabelli.

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