L’analisi costi-benefici sulla Tav? Per il governo ci vorrà ancora tempo. “Ma si finisca il prima possibile”, è stata la richiesta dei tredici rappresentanti di associazioni, sindacati e professionisti della provincia di Torino favorevoli alla Tav ricevuti a Palazzo Chigi dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte e dai ministri Luigi Di Maio e Danilo Toninelli. “Di Maio ci ha garantito che ci sarà una risposta prima delle elezioni Europee“, hanno spiegato al termini dell’incontro. “Al momento registriamo una dilazione di qualche mese della partenza dei bandi di gara e questa non è una cosa positiva: chiediamo che non vengano messi in discussione i fondi europei”, ha affermato pure il presidente di Confindustria Torino, Dario Gallina. “Il problema è politico”, ha aggiunto il presidente dell’Ance Piemonte, Giuseppe Provvisiero, secondo cui “né la lega ha il coraggio di dire no alla Tav, né i 5 stelle hanno avuto il coraggio di dire sì”. “Aspettiamo decisioni concrete perché quest’opera non venga cancellata. Non vogliamo che sia uno scambio politico per garantire gli equilibri interni del governo”, ha aggiunto Gallina. “Se ci sentiamo garantiti da Matteo Salvini e dalla Lega, favorevoli all’opera? Chiediamo a lui un impegno più forte, come lo chiediamo a tutto il governo, Di mezzo ci sono i lavoratori”, hanno rivendicato gli industriali piemontesi.
Dal governo, invece, l’unico commento è arrivato attraverso una nota congiunta del premier e dei due ministri presenti al vertice: “Trasparenza, ascolto, equilibrio e approccio pragmatico. In atto c’è un’analisi tecnica costi-benefici, puntuale e non ideologizzata, e al termine di questa istruttoria si tireranno le fila, con tempi congrui ma celeri”.
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