I meriti della demolizione delle ville abusive dei Casamonica? Sono tutti della sindaca Raggi, del comandante dei vigili e dei funzionari che hanno reso possibile l’operazione. Poi, sul piano politico, uno può dire che quanto annunciato da Salvini su tutto il territorio italiano possa aver accelerato la situazione. Ma questa è una valutazione politica. Tecnicamente il merito è del Campidoglio”. Sono le parole pronunciate ai microfoni de “L’Italia s’è desta” (Radio Cusano Campus) dal magistrato Alfonso Sabella, che puntualizza: “Ricordiamo che questa è un’operazione che attiene alla legalità, non alla sicurezza. I Casamonica avevano commesso illegalità, ma ci sono tantissimi altri casi simili a Roma. Non è che perché ti chiami Casamonica ti tirano giù la villa e agli altri no. L’operazione è stata importante, faccio i complimenti al comandante Di Maggio. Sono contento che la sindaca Raggi abbia voluto fortemente questa operazione e che soprattutto abbia trovato i soldi per farla. Di situazioni di questo tipo, e cioè di case abusive da demolire, ne esistono decine e decine di migliaia, anche al Sud. Ci sono ordini esecutivi che non vengono normalmente eseguiti. Di questo mi sono reso conto” – continua – “quando a Ostia facemmo tirar giù i chioschi abusivi e i loro titolari non si aspettavano la demolizione, proprio perché in Italia normalmente queste operazioni non si fanno. I motivi? Sono due. Innanzitutto perché queste operazioni, a meno che non riguardino gruppi invisi alla popolazione come i Casamonica, fanno perdere consensi elettorali. In secondo luogo, le demolizioni costano tantissimo, hanno un costo enorme per le finanze degli enti pubblici. Quindi, la politica politica preferisce impiegare le risorse per i cittadini piuttosto che per demolire le case abusive”.

L’ex assessore alla Legalità del Comune di Roma spiega: “Quell’ordinanza di demolizione delle ville dei Casamonica era rimasta lì per vent’anni, così come tante altre sono giacenti a Roma. Io credo che le ordinanze di demolizione non eseguite nella Capitale siano decine di migliaia. A norma di legge quelle demolizioni andrebbero fatte a spese di chi ha commesso l’illecito, ma normalmente non è così. In questo caso, l’ente pubblico può sostituirsi al proprietario e farlo in sua vece, dovendo poi da lui recuperare i i soldi della demolizione, ma è una chimera”.
Sabella chiosa: “Quindi, i Comuni sanno perfettamente che per fare queste operazioni si spendono soldi a fondo perduto e si perdono pure voti. Se questo non rimane un gesto isolato e da domani si lavora, nei limiti del bilancio del Comune, per demolire altre case abusive che non sono dei Casamonica, è indubbiamente un bene, ma temo che rimarrà un gesto isolato perché non tutti i Comuni possono permettersi economicamente di fare queste operazioni”.

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