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Heath Ledger, a dieci anni dalla scomparsa parla Michelle Williams: “A nostra figlia dico che il suo papà mi ha amata prima che gli altri si accorgessero di me”

In una lunga intervista concessa a Vanity Fair lo fa rievocando la fatica con cui ha protetto dalla morbosa curiosità di stampa e tv, la figlia Matilda, avuta nel 2005 con Ledger, dopo la morte dell’uomo. “Quell'assedio continuo era ingestibile. Me ne sono andata con l'intento di creare un ambiente familiare sano"

di Davide Turrini

A Matilda dico sempre: tuo papà mi ha amato prima che chiunque si accorgesse che avevo talento, che ero carina o avevo dei bei vestiti”. Michelle Williams torna a parlare del rapporto con Heath Ledger dieci anni dopo la morte dell’attore per overdose. In una lunga intervista concessa a Vanity Fair lo fa rievocando la fatica con cui ha protetto dalla morbosa curiosità di stampa e tv, la figlia Matilda, avuta nel 2005 con Ledger, dopo la morte dell’uomo. “Quell’assedio continuo era ingestibile. Me ne sono andata con l’intento di creare un ambiente familiare sano. Non dimenticherò mai il giorno in cui all’ufficio postale ho visto un cartello in cui si chiedeva a chiunque avesse informazioni su me e mia figlia di chiamare un certo numero. Quando sei un genitore single, la sicurezza sparisce, e questo fa paura”.

La Williams, trasferitasi da Brooklyn nel Montana dopo la morte del compagno, si era lasciata da Ledger tre mesi prima l’inattesa tragedia, ma il suo ricordo di quell’uomo inquieto e affascinante rimane ancora vivo e sentito. Oggi la Williams ha cominciato una nuova lotta, antica però come il mondo del cinema e le sue infinite contraddizioni economico-professionali: la ricerca di un uguale stipendio tra attrici e attori. In Tutti i soldi del mondo, il film con una lunga parte rigirata per sostituire le sequenze recitate del reprobo Kevin Spacey, la Williams ha interpretato la madre del giovane Paul Getty III, ma pur avendo praticamente lo stesso numero di pose e minutaggio del collega Mark Whalberg ha ricevuto un salario ben inferiore. “È una situazione che ti fa sentire completamente svalutata. Un’umiliazione privata che si è trasformata in un punto di svolta pubblico”, spiega l’attrice.

Il Washington Post ha recentemente spiegato che per i ciak extra del film Wahlberg ha ricevuto 1,5 milioni di dollari, mentre la Williams – quattro nomination agli Oscar, cinque ai Golden Globe, dove nel 2012 ha vinto per Marilyn – solo 80 dollari al giorno per un salario aggiuntivo di nemmeno mille dollari. “Da qualche parte ho letto che gli ambienti vengono mantenuti freddi per gli uomini, perché gli uomini preferiscono il fresco, mentre le donne preferiscono il caldo”, ha raccontato a Vanity. Infine l’attrice, recentemente protagonista di un blockbuster come Venom, ha sottolineato la sua personale ricerca di una “vita sostenibile”. Non erano i soldi a farmi alzare dal letto per andare al lavoro – ha concluso – ho vissuto in una casa molto semplice, con un’auto scassatissima, e senza fare vacanze”. Quando ha infine acquistato un minivan al posto di una Prius il venditore le avrebbe suggerito che al posto dei sedili foderati di stoffa li poteva avere in pelle per soli 4mila dollari in più: “Ma perché?, gli ho chiesto ridendo. Per me è molto importante mantenere una vita sostenibile”.

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