“Vedo delle testate giornalistiche sull’orlo di una crisi di nervi, perché hanno interpretato la manovra economica come una partita di pallone. Per alcuni ha vinto la Lega, per altri il M5s”. Così il vicepresidente del Consiglio, Luigi Di Maio, intervistato da Giovanna Reanda per Radio Radicale, commenta i titoli dei quotidiani odierni dedicati alla manovra ieri approvata. “Semplicemente avevamo detto che non si facevano scudi fiscali, né condoni” – spiega – “Il governo ha utilizzato per la pace fiscale istituti già esistenti, come la dichiarazione integrativa o il saldo e stralcio sotto i 1000 euro. Noi andiamo a aiutare, principalmente, le persone in difficoltà. Non c’è nessuna vittoria e non c’è nessuna sconfitta di qualcuno. Ma è il primo anno che in Italia non si fa lo scudo fiscale. La voluntary disclosure, che i governi di centro sinistra avevano fatto negli ultimi anni, non si rifarà. E’ un piccolo passo in avanti, perché noi abbiamo sempre detto che vogliamo aiutare chi è in difficoltà e non dare un privilegio ai grandi evasori“.
E aggiunge: “Nei primi tre mesi del 2019 partiranno il reddito di cittadinanza e la quota 100 che supera la riforma Fornero. Quindi, ci saranno i pensionati minimi con la pensione di cittadinanza e chi non ha lavoro avrà un reddito condizionato ad accettare una proposta di lavoro. Quota 100 significa pensionare centinaia di migliaia di persone per liberare altrettanti posti di lavoro per centinaia di migliaia di giovani. Ieri abbiamo fatto entrare nel provvedimento anche il taglio delle pensioni d’oro dai 4500 euro in su, altra promessa ai cittadini da noi mantenuta. La verità è che per la prima volta utilizziamo i privilegi per pagare i diritti degli Italiani, mentre in passato si tagliavano i diritti per pagare i privilegi”.
Il ministro M5s poi assicura: “Questo governo può andare cinque a anni e anche di più, ci sono tante cose da realizzare nel contratto di governo. Solo che che noi abbiamo voglia di realizzarle subito e quindi nei primi 4 mesi abbiamo cercato di portare a casa il più possibile. Adesso inizia la fase di interlocuzione con la Commissione Europea. Abbiamo rispettato le scadenze, ieri sera abbiamo inviato la legge di bilancio a Bruxelles e nei prossimi giorni saremo pronti a spiegare le nostre ragioni. Noi crediamo veramente che si debbano rispettare tutte le promesse e i programmi elettorali. Nella legge di bilancio” – continua – “ci sono 1,5 miliardi per rimborsare i risparmiatori truffati, non solo dalle banche, ma anche dal governo Renzi che, in una domenica pomeriggio, mandò sul lastrico centinaia di migliaia di risparmiatori. E’ opportuno che tutto il governo si muova e dia una mano al presidente del Consiglio e al ministro dell’Economia per lavorare su questa legge di bilancio. Anche cercando sponde in altri Paesi. In questo senso, apprezzo la Germania che non è assolutamente intervenuta in questa legge di bilancio, rispettando le prerogative di un altro Stato”.
Di Maio ribadisce che tutta la manovra è rivolta alle nuove generazioni e chiosa: “La situazione dello spread è temporanea, non è destinata a restare così. Se lo spread comincia a scendere perché la legge di bilancio sarà spiegata e si vedranno i nostri livelli di intervento, poi vedrete come il problema non ci sarà più”

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