Parte oggi Direzione Rivoluzione, la decima festa nazionale di Casapound Italia. Si terrà a Grosseto, in un residence nella frazione di Principina a Mare. Nel primo appuntamento il giornalista della Nazione Alberto Celata intervisterà il segretario del movimento Simone Di Stefano. E – com’era prevedibile – non mancheranno le contromanifestazioni, di cui una, quella annunciata da Anpi per domani, è già diventata terreno di scontro verbale. L’associazione dei partigiani – ha spiegato il presidente provinciale Flavio Agresti – scenderà in piazza nel centro di Grosseto “per dire no a tutti i fascismi e ai razzismi e riaffermare i valori della Costituzione italiana fondata sull’antifascismo“. La data dell’8 settembre – ha aggiunto – è “emblematica: per Casapound quel giorno l’Italia è morta, per noi invece è rinata, democratica e antifascista”. E Gianluca Iannone, presidente e fondatore del movimento della tartaruga, ha risposto così: “Sono un gruppo di emarginati, persone che hanno seri problemi“. “D’altra parte li capisco – aggiunge – Devono giustificare i 2 milioni di euro l’anno di rimborsi  che prendono dallo Stato per non fare nulla. E’ il solito teatrino a cui noi di Casapound assistiamo annoiati”.

Alla manifestazione di domani ha aderito anche la giunta regionale toscana, che sarà presente con l’assessore alla Presidenza Vittorio Bugli. E l’Anpi invita a scendere in piazza tutti i sindaci della Maremma: incluso quello di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, che ha spinto per un’intitolazione di una strada della città a Giorgio Almirante e che fino allo scorso marzo governava con l’appoggio del consigliere di Casapound Gino Tornusciolo. Poi la rottura, all’indomani delle elezioni, con il sindaco che aveva fatto sapere di riconoscersi in una coalizione “lontana da ideologie vetuste ed estremismi di ogni sorta e genere”.

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