Marielle Franco è stata uccisa in un complotto cui hanno preso parte “agenti pubblici e politici“. Lo ha dichiarato il ministro della Sicurezza brasiliano, Raul Jungmann, parlando della consigliera municipale di Rio de Janeiro e attivista, freddata in un agguato in strada il 14 marzo, ma senza fornire alcun nome, con la motivazione che ciò potrebbe “minare i progressi nelle indagini”.

L’omicidio di Franco, esponente del partito di sinistra Psol, sembra stato orchestrato ed eseguito in modo professionale. Con lei è stato ucciso anche il suo autista, Anderson Pedro Gomes, mentre una collaboratrice è sopravvissuta. La loro auto è stata inseguita e bloccata in strada, poi crivellata di proiettili. Tra i pochissimi neri in Consiglio municipale e tra le pochissime donne, proveniente da una favela e apertamente bisessuale, Franco criticava apertamente la violenza della polizia di Rio de Janeiro, accusandola di colpire la popolazione nera delle zone più povere. La 38enne, cresciuta nel complesso di favelas della Maré, era anche attiva sui temi dei diritti della comunità Lgbt e delle donne. Secondo vari colleghi, sarebbe stata uccisa perché si sarebbe inimicata la polizia e i gruppi paramilitari paralleli.

I media brasiliani hanno riferito che i politici che sarebbero legati all’assassinio sarebbero tre deputati dello Stato di Rio de Janeiro appartenenti al partito MBD del presidente Michel Temer, attualmente in carcere perché condannati per aver preso parte a una rete di corruzione legata ai trasporti. Si tratterebbe di Edson Albertassi, Paulo Melo e del potente ex presidente dell’Assemblea legislativa di Rio, Jorge Picciani. Il deputato statale del partito Psol e mentore politico di Franco Marcelo Freixo aveva presieduto la commissione parlamentare che nel 2008 aveva attaccato le milizie, cui aveva preso parte anche Franco.

Secondo la rivista Veja, l’omicidio di Franco “sarebbe una forma di vendetta per colpire Freixo”, che vive sotto protezione da anni. Il politico ha dichiarato di essere stato chiamato a testimoniare sul possibile ruolo dei tre politici nell’omicidio. “Noi non stiamo accusando nessuno. Questo è il lavoro della polizia”, ha scritto Freixo in una nota su Facebook, “il nostro lavoro è fare pressione per ottenere risposte. Vogliamo che tutte le ipotesi siano indagate”. A luglio un ex poliziotto e un ex pompiere, sospettati di essere legati all’omicidio, erano stati arrestati.

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