Un gruppo di oltre 800 migranti ha forzato la barriera nell’enclave spagnola di Ceuta, scavalcando la doppia recinzione di sette metri di altezza e ingaggiando una battaglia con la polizia marocchina e la Guardia Civil spagnola che ha provocato secondo la Croce Rossa 132 feriti. La polizia spagnola parla anche di 22 agenti rimasti feriti e riferisce che oltre 600 migranti sono riusciti effettivamente a entrare in territorio spagnolo. Sarebbe il più grande sconfinamento da quando, nel febbraio 2017, oltre 850 migranti riuscirono ad entrare nell’enclave in quattro giorni.

Gli agenti, quattro dei quali sono stati ricoverati in ospedale, sono rimasti feriti anche dai pali usati dai migranti per divellere il filo spianto. Ed anche da pietre calce viva che sono state lanciate contro di loro, provocando in alcuni problemi respiratori. Chi è riuscito a scavalcare la barriera – 592 secondo la Croce Rossa – si è diretto immediatamente al centro locale per l’accoglienza che già ospita 600 persone, ben oltre la sua capacità massima di posti letto

Gli agenti sono comunque riusciti ad arrestare centinaia di migranti sul suolo marocchino e la Guardia Civil ha respinto un certo numero di loro in Marocco. Quelli rimasti feriti hanno ricevuto assistenza dai 50 volontari della Croce Rossa. Undici migranti – che presentavano fratture e ferite provocate dalla barriera di filo spinato lunga 8,4 chilometri – sono stati trasferiti in ospedale.

Secondo la Direzione Generale della Guardia Civil, l’assalto alla barriera è cominciato intorno alle 6.30 del mattino, dopo diversi mesi di tregua, nella zona della Fattoria Berrocal. Questo è il punto più debole del confine a causa delle zone cieche in cui le telecamere non riescono a rilevare i migranti, spiega El Pais. Per più di un’ora gli agenti hanno cercato di contenere l’assalto, ma alla fine un gruppo molto numeroso è riuscito a entrare a Ceuta usando delle cesoie per rompere la recinzione.

Dove si trova – L’enclave spagnola di Ceuta si trova nella punta del continente africano sullo Stretto di Gibilterra e confina con il Marocco. Alle 5 di mattina del 17 febbraio 2017 erano stati più di 800 i migranti ad assaltare la barriera che divide il territorio marocchino da quello europeo. I migranti molto spesso tentano di superarla per ricevere accoglienza. Finora quest’anno gli arrivi a Ceuta – che includono non solo il salto della recinzione, ma anche il passaggio di persone nascoste sotto camion e nei bauli delle auto – ammontano a un migliaio di persone (571, secondo le cifre ufficiali, più i circa 600 del salto di questa mattina).

La Spagna supera l’Italia per numero di arrivi – Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Oim, dall’inizio del 2018 nella penisola iberica sono arrivati via mare in totale 18.016 migranti, contro i circa 6.500 nello stesso periodo del 2017, mentre altri 3mila sono arrivati proprio tramite l’enclave di Ceuta e Melilla. In Spagna da gennaio ad oggi ci sono stati quindi più arrivi che in Italia, dove sono stati 17.827.

Il premier Sánchez vuole rimuovere il muro – Il nuovo premier spagnolo Pedro Sánchez, secondo indiscrezioni dei giorni scorsi, sta lavorando alla rimozione del muro di filo spinato eretto nel 2005 dall’allora premier socialdemocratico Luis Zapatero e rinforzato nel 2013 dal popolar-conservatore Mariano Rajoy. Il neo-ministro dell’Interno Fernando Grande-Marlaska ha confermato l’intenzione di superare l’utilizzo dei “muri” anche per rispondere alle richieste di tutela dei diritti umani dei migranti. Le barriere di filo spinato sono state duramente criticate negli anni, soprattutto per i gravi incidenti che si sono verificati. E’ tristemente noto che migliaia di migranti, nell’intento di attraversare il confine scavalcando la recinzione, sono già in passato rimasti feriti.

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