I nuovi sistemi Tutor saranno attivi da venerdì 27 luglio su alcune tratte autostradali italiane, la notizia è stata data da Il Corriere della Sera, ma non c’è ancora la conferma definitiva. Alla vigilia dell’esodo estivo il sistema per registrare la velocità media delle automobili nelle autostrade verrà riattivato nei precedenti punti di rilevazione. Secondo quanto riferito, si tratta ancora di una fase “sperimentale” e sarà la polizia stradale ad attivare il nuovo sistema. Le tratte interessate comprendono la A1 Milano-Napoli compresa la variante di valico, la A10 Genova-Ventimiglia, la A14 Adriatica Bologna-Taranto, la A16 Napoli-Canosa, la A24 Roma-Teramo e la A25 Torano-Pescara.

I vecchi Tutor erano 300 e coprivano 3.100 chilometri di autostrade italiane compresi i sistemi Vergelius presenti sulle tratte gestite da Anas e sulla A2 Salerno-Reggio Calabria. Tutti spenti il 28 maggio dopo che la Craft aveva vinto il contenzioso sui brevetti contro Autostrade per l’Italia, accusata di aver copiato il sistema per rilevare la velocità. I giudici avevano inoltre deciso che Autostrade non avrebbe più potuto fabbricare, commercializzare e utilizzare il citato sistema.

Il nuovo sistema si chiama SICVe-PM, (Sistema informativo per il controllo della velocità con tecnologia PlateMatching) è stato creato dalla Engine srl, società senese che l’ha brevettato in 38 paesi e garantisce un’affidabilità superiore al 99% nell’individuazione dei veicoli in infrazione. Si tratta di un sistema che promette più efficacia e una scansione più precisa delle targhe.

La Craft, azienda high-tech della provincia di Firenze, combatteva dal 2006 contro il colosso Autostrade per farsi riconoscere la paternità del dispositivo. Per Donnini, titolare della Craft, il sistema di Autostrade era subito sembrata una“pedissequa copiatura” della sua invenzione anche perché era stato lo stesso titolare a presentare la propria invenzione ad Autostrade nel 1999. La Craft dalla causa non ha però ottenuto nessun risarcimento: l’azienda fiorentina aveva avanzato ad Autostrade una richiesta di risarcimento di 7,5 miliardi di euro.

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