La generazione di Modric, Mandzukic e Perisic meglio di quella di Boban, Suker e Prosinecki. Ed è storia. Perché la Croazia per la prima volta avrà la possibilità di giocarsi il mondiale. Merito della straordinaria rimonta dei balcanici contro l’Inghilterra del ct Southgate, passata in vantaggio con una splendida punizione di Trippier dopo 5 minuti. La Croazia, però, ha dimostrato di essere più squadra: ha ragionato, ha macinato gioco, non ha mai perso il pallino del match. Il pareggio di Perisic al 68′ è parso l’effetto più ovvio del predominio, che poi dopo pochi minuti ha rischiato di diventare trionfo. Ancora Perisic, ma questa volta è stato il palo a evitare l’apoteosi. Nei supplementari (109′), poi, è toccato allo juventino Mario Mandzukic mettere la firma sulla storia, trasformando in rete l’assist del solito Perisic, migliore in campo per distacco. L’Inghilterra, dal canto suo, ha pagato una certa inesperienza dei suoi migliori uomini a giocare gare di questo livello (clamoroso l’errore di Kane sull’1-0 per i suoi) e, soprattutto, ha sofferto maledettamente il tasso tecnico molto elevato degli avversari. E così accade che un Paese di appena 4 milioni di abitanti è arrivato a un passo dal tetto del mondo calcistico. Ultimo ostacolo la Francia, nella finale di domenica prossima alle 17 a Mosca.

Partita avvincente, iniziata col gol dei leoni su punizione: neanche 5 minuti e Trippier supera la barriera e batte il numero uno croato Subasic. Poi, al 22esimo, ancora Inghilterra: Kane, solo davanti al portiere croato, viene fermato per fuorigioco. Sette minuti dopo ancora Kane: prima tira addosso a Subasic, poi prende il palo sulla respinta. A questo punto la squadra capitanata da Modric cerca di scuotersi e di portarsi all’attacco. Ma al 35esimo nuova azione per gli inglesi con Lingard: tiro potente ma impreciso su assist di Alli. In finale di primo tempo la Croazia ci riprova: cross di Strinic ma Mandzukic viene anticipato in area e poi un tiro da fuori di Vrsaljko finisce sugli spalti. Dopo un valzer di cambi (per l’Inghilterra Rose per Young e Dier per Henderson mentre la Croazia cambia Pivaric per Strinic e Kramaric per Rebic, ammonito poco prima) arriva una super occasione per i leoni inglesi: all’8′ minuto del primo tempo supplementare, Stones di testa indirizza verso la porta ma Vrsaljko salva quasi sulla linea. Dall’altra parte, proprio allo scadere del primo tempo supplementare, gran cross di Perisic per Mandzukic che anticipa il portiere inglese Pickford che riesce però a salvarsi in angolo. Nel secondo supplementare si combatte ancora e ci pensa proprio Mandzukic a regalare il sogno finale alla Croazia: un colpo di testa di Perisic pesca in area l’attaccante croato che non ci pensa due volte e insacca col sinistro. È il gol del 2 a 1. Il gol di un sogno chiamato finale con la Francia.

Domenica a Mosca i croati affronteranno Mbappè e compagni in una rivincita ancora più importante della semifinale del 1998 vinta dai transalpini in casa loro. La Croazia è la 13esim squadra diversa a giocare almeno una finale mondiale. Mastica amaro l’Inghilterra, che vede sfumare sul più bello il sogno di tornare a giocare una finale dei Mondiali 52 anni dopo quella vinta nel 1966 in casa contro la Germania. I ragazzi di Dalic hanno già migliorato l’impresa compiuta venti anni fa dalla squadra dei vari Sucker, Boban e Prosinecki, ora non resta che vendicarli battendo la Francia nella finale di Mosca.

Articolo Precedente

Russia 2018, le palle di Putin / Questa volta Macron deve ringraziare i figli delle banlieue

next