Il mondo FQ

Ilona Staller, pignorato vitalizio da parlamentare dell’ex porno star

L'ex attrice, deputata dal 1985 al 1992 candidata dal partito Radicale, si è vista togliere l'intero importo e ha presentato denuncia contro ignoti: "Essendo la sua attuale principale fonte di reddito, ha avuto difficoltà e subito anche ingiunzioni da Equitalia" ha spiegato il suo legale
Ilona Staller, pignorato vitalizio da parlamentare dell’ex porno star
Icona dei commenti Commenti

C’è un contenzioso alla base del pignoramento del vitalizio da parlamentare di Ilona Staller. Ma il legale che tutela l’ex porno star, deputata dal 1985 al 1992 candidata dal partito Radicale, spiega: “Non è stato pignorato solo un quinto del vitalizio della mia assistita, ma l’intero importo, tanto che essendo la sua attuale principale fonte di reddito, ha avuto difficoltà e subito anche ingiunzioni da Equitalia con le conseguenze che si possono immaginare”. E’ quanto spiega l’avvocato Gianfranco Ferrari, legale di Ilona Staller, in arte Cicciolina, che ha presentato ieri denuncia contro ignoti per chiedere alla Procura di Roma di identificare “le responsabilità dei fatti” dopo il decreto ingiuntivo che ha portato al pignoramento del vitalizio da parlamentare dell’ex star del porno. La vicenda, rilanciata anche da alcuni organi di informazione, è legata ad un presunto mancato pagamento da parte della Staller delle quote di un condominio sulla Cassia per circa 70 mila euro.

Nel provvedimento ora all’attenzione dei pm, Cicciolina cita il verbale di assemblea di condominio del 17 maggio scorso dove “si legge a chiare lettere – afferma il legale – che sarebbe in corso una procedura di media-conciliazione con un’offerta transattiva dell’amministratore precedente, procedura avviata dalla nuova amministrazione. Nella denuncia – aggiunge il penalista – la mia assistita contesta il fatto che non potevano essere richiesti decreti ingiuntivi esecutivi nei suoi confronti per importi complessivi di 70 mila euro sulla base di semplici preventivi e senza i rendiconti consuntivi approvati”.

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione