L’amore e i sentimenti, tra Shakespeare e Tinder. Massimo Gramellini e Ambra Angiolini si sono posti un nobile obiettivo, con il loro “Cyrano, l’amore fa miracoli”: portare alcuni “frammenti di un discorso amoroso”, per dirla alla Barthes, in prima serata su RaiTre. Esperimento ambizioso, forse troppo. Tanto che, stando a quanto riportato da Il Giornale, la prossima in onda venerdì potrebbe essere l’ultima puntata.

Chiusura anticipata, quindi, ‘per Cyrano e Rossana’? Così pare. D’altronde la fredda legge dei numeri è impietosa come il Mostro Ombra di Stranger Things:  il 23 marzo scorso, la media ascolti è stata di 783.000 spettatori per uno share del 3,6% e la settimana successiva è andata ancora peggio, con 637.000 spettatori di media e 3,1%. E sì che gli ingredienti per mettere insieme una trasmissione ‘pop-chic’ ci sono tutti: due conduttori eleganti e quasi mai sopra le righe, ospiti assortiti, lo studio accogliente e illuminato con sapienza, un ottimo Malcom Pagani alle prese con una variante sull’intervista ‘tradizionale‘, la giornalista Greta Sclaunich con la sua rubrica dedicata alla passione, che mica si può campare solo d’amor romantico.

E anche il tema, la sfera sentimentale, sulla carta sembra scelto non a caso e per niente a sproposito. Perché d’amore si parla tanto, tra citazioni social e scrittori che con i vademecum amorosi hanno scalato le classifiche di vendita e il cuore dei lettori (Ester Viola su tutti, e sopra a tutti). Insomma, qualcosa si poteva pure scommettere su questo programma ‘tagliato’ a misura per il pubblico più raffinato della terza rete Rai. Anche perché la rosa di sentimenti scandagliata da Gramellini è ampia: dalla coppia all’amore materno, con tutto quello che sta in mezzo.

“In verità Cyrano rappresenta l’amore incondizionato e non infelice. Amare, infatti, significa desiderare il bene di una determinata persona e non possederla”, aveva detto il giornalista al Corriere per presentare il programma. Un nobile intento, dicevamo. Cosa non sta funzionando, quindi? In molti, su Twitter, hanno definito Cyrano “noioso ed eccessivamente buonista” e non hanno apprezzato il disinvolto ‘saltibeccare’ da una lettura di Orgoglio e Pregiudizio alla disamina della coppia Ferragni-Fedez. Su tutto, probabilmente, c’è che fare il giornalista non dà il patentino di conduttore televisivo. E Gramellini nel ruolo di fuochista non convince. L’intesa con Ambra è buona, ma non sufficiente. E la narrazione a volte prolissa e verbosa dell’editorialista rischia di ‘schiacciare’ la spontaneità dell’attrice.

Sarà che l’amore si fa, non si racconta (detta così sembra il titolo di una canzone di Emma Marrone, Dio ci perdoni). Oppure, sarà che l’amore in tv funziona solo quando è buono per il gossip: l’indagine sui sentimenti tra Philip Roth e Nick Hornby, sul piccolo schermo, attira pochi animi nobili. Troppo pochi per la fredda legge dell’auditel.

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