Un proiettile avvolto in due tovaglioli, in una busta indirizzata alla cronista di Repubblica Federica Angeli, è arrivato nei giorni scorsi per posta alla redazione romana del Fatto quotidiano. Chi ha spedito la missiva ha sbagliato indirizzo, o forse ha sbagliato giornale. Ci siamo accorti del proiettile e abbiamo avvisato la polizia che è venuta in redazione a sequestrare la busta, all’interno della quale non c’era nient’altro. Squadra mobile e Digos informeranno la Procura e si occuperanno dell’episodio.

Federica Angeli, cronista di nera e di giudiziaria a Roma, è sotto scorta dal luglio 2013 quando fu testimone di uno scontro a fuoco a Ostia, dove vive. Già in precedenza aveva subito minacce legate al suo lavoro sulla criminalità organizzata del litorale romano e, in particolare, sul clan Spada che almeno in passato controllava parte delle attività balneari sulla spiaggia di Roma. Recentemente Federica Angeli ha testimoniato come persona offesa contro Armando Spada, che l’aveva minacciata. E presto sarà sentita come testimone in un processo contro altri due esponenti del clan di Ostia. Solidarietà alla collega Angeli dal Cdr del Fatto Quotidiano.

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