Frida Kahlo, trasformata in Barbie per la festa della donna, proprio no. L’attrice Salma Hayek non ci sta. E a stretto giro di social ha fatto sapere che quel giocattolino della Mattel non va per niente bene. La 51enne attrice di origine messicana, che proprio nel 2002 diresse ed interpretò il biopic sulla celebre pittrice sua conterranea, ottenendo anche una candidatura agli Oscar come miglior attrice protagonista, ha scritto su Instagram: “Frida Kahlo non ha mai cercato di essere o assomigliare a nessun altro. Ha sempre celebrato la sua unicità. Come hanno potuto trasformarla in una Barbie?”.

Colpevole di lesa maestà sarebbe la Mattel che lo scorso otto marzo ha lanciato sul mercato internazionale una special edition di bamboline Barbie dedicate a 17 donne che hanno fatto la storia del mondo. Tra queste la calciatrice Sara Gama, l’aviatrice Amelia Earhart, la chef Hélène Darroze, la matematica Katherine Johnson, la ballerina Yuan Yuan Tan, la regista Ava DuVernay. Non è poi passato inosservato il pezzo da novanta. La Kahlo, che è una sorta di icona simbolo del femminismo, un po’ come il tre quarti del Che Guevara di Korda, è così apparsa tutta bella imbalsamata dentro al corpicino sottile della Barbie, gonnona azzurra, maglia nera e golfino rosso.

La Hayek se n’è accorta qualche giorno dopo ma la sentenza è stata inequivocabile. Risuona tra l’altro ancora nelle orecchie di molti, il suo recente editoriale pubblicato sul New York Times dove ha descritto il calvario da lei passato per portare a termine le riprese del film Frida, sotto le minacce e le molestie incombenti del produttore/distributore del film, Harvey Weinstein. Le critiche della Hayek alla scelta della Mattel hanno comunque innescato un meccanismo a catena virale, con molti commenti a suo favore e soprattutto la decisione di Mara de Anda Romeo, bisnipote della pittrice, di dare mandato ai proprio legali per denunciare la Mattel non in possesso dei diritti di sfruttamento dell’immagine della propria bisnonna.

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