Pagare 35.000 euro per l’occupazione di suolo pubblico e rispettare le regole sull’erogazione di alimenti e bevande e i livelli acustici. Tutto ciò, in cambio della rimozione della storica piazza trasteverina dal bando per l’Estate Romana. E’ l’ultimo tentativo di mediazione da parte dell’associazione “Ragazzi del Cinema America” in relazione alla vicenda dell’arena estiva di Piazza San Cosimato, nel cuore di Trastevere. L’evento, organizzato negli ultimi anni dei giovani gestori della Sala Troisi, quest’anno e’ a forte rischio per la decisione di non partecipare alla gara pubblica per gli eventi estivi, in polemica con il Campidoglio. Eventualità che aveva scatenato la protesta di attori e registi di calibro nazionale e internazionale, fra cui i premi oscar Paolo Sorrentino e Roberto Benigni e alcuni dei “simboli” del grande schermo capitolino come Carlo Verdone, Valerio Mastandrea e Sabrina Ferilli. Una levata di scudi dettata anche dalla clausola, contenuta nel bando, di una sorta di divieto di critica politica e istituzionale.

L’SMS A VIRGINIA RAGGI
In un sms a Virginia Raggi, pubblicato sul profilo Facebook dell’associazione, dopo giorni di polemiche, i ragazzi si sono offerti di “pagare 35.000 euro di occupazione di suolo pubblico, eliminando ogni contributo diretto”. Nello stesso messaggio, l’associazione ha anche ritirato la richiesta di dimissioni al vicesindaco e assessore alla Cultura, Luca Bergamo, fautore del “ripristino della legalità” in un’area che da alcuni anni viene concessa ai “ragazzi” con affidamento diretto. In Campidoglio al momento si riflette, ma a quanto apprende IlFattoQuotidiano.it l’orientamento sarebbe quello di mantenere la barra dritta e “far rispettare le regole”. Anche perché proprio il bando per l’Estate Romana offre, oltre al contributo previsto dalla gara, un forte abbattimento dell’imposta per l’occupazione di suolo pubblico e il pagamento del servizio di sicurezza per l’ordine pubblico e l’antiterrorismo. Un bando a cui i “ragazzi” del Cinema America secondo il vicesindaco avrebbero tutte le carte in regola per partecipare “e per vincere”, visto che nel frattempo gli ex occupanti hanno ottenuto la gestione (tramite gara) della Sala Troisi e hanno effettuato regolare iscrizione presso il Registro per le Imprese.

FRA BUROCRAZIA E FINANZIAMENTI
D’altronde, la questione di Piazza San Cosimato sul fronte dei permessi è piuttosto complessa. La delibera 48/2009 approvata in Assemblea Capitolina la inserisce in un elenco di piazze storiche e residenziali, allegato a un regolamento che impedisce eventi di durata superiore a 3 giorni al mese e vieta la somministrazione di bevande e alcolici. Nel regolamento si specifica anche che “sono escluse dalla presente disciplina le manifestazioni facenti parte dell’Estate Romana”. Negli anni scorsi, tuttavia, il Municipio I guidato da Sabrina Alfonsi (Pd) aveva sempre concesso l’area all’associazione ottenendone consegna dal Gabinetto del Sindaco, iter seguito anche nel 2017. Negli ultimi 2 anni, l’associazione ha ottenuto finanziamenti dalla Regione Lazio per 100mila euro grazie alla “promozione d’immagine” voluta dall’Ente guidato da Nicola Zingaretti e all’assegnazione di fondi per “iniziative per la promozione e la valorizzazione del patrimonio audiovisivo”. Un sostegno, come riporta l’agenzia Dire, arrivato nel 2016 anche dall’allora Garante dei diritti dell’Infanzia, Vincenzo Spadafora, oggi vicino al candidato premier del M5S, Luigi Di Maio, segno che la caratura culturale del lavoro dei “ragazzi” e’ stata apprezzata e compresa in maniera trasversale.

LA POLEMICA CON L’ANEC E I DESTINI DI PIAZZA VITTORIO
La vicenda ha scatenato una forte discussione nel mondo del cinema, a Roma e non solo. L’Anec, Associazione Nazionale Esercenti Cinema, contesta non solo la volonta’ dei “ragazzi” di non confrontarsi con la gara pubblica, ma anche la levata di scudi di registi e cineasti. Ancora ieri, erano ben 150 le “star” che hanno sottoscritto la richiesta di dimissioni nei confronti di Bergamo. “Se a loro piace la gratuità evitassero di chiamarci tutti i giorni per sapere quanto hanno incassato”, dice a IlFattoQuotidiano.it Piera Bernaschi, presidente di Anec Lazio. E ancora: “Noi organizziamo tutti gli anni l’Arena Cinema a Piazza Vittorio, forse l’area più degradata del centro storico di Roma, con un ricco calendario di film d’essai e dei cosiddetti invisibili. Quest’anno l’evento è a forte rischio per il degrado della piazza e la difficoltè di far rientrare i costi. Ci fosse uno di questi Premi Oscar e David di Donatello che ci abbia espresso vicinanza”. Quindi attacca: “Ci sono decine di associazioni che organizzano eventi di cinema in tutta Roma, anche nella stessa Trastevere, partecipano a bandi e vincono gare. Nessuno si lamenta”.

SAN COSIMATO SBARCA IN PERIFERIA?
Comunque vada, l’esperienza di San Cosimato è destinata a non scomparire. Anzi. Il progetto di Valerio Carocci, presidente dell’Associazione, era quello di mantenere il centro degli eventi nella storica piazza trasteverina, ma anche di creare rassegne parallele in altri tre siti periferici: Casale della Cervelletta (Tor Cervara), Monte Ciocci (Laurentina) e Porto Turistico (Ostia). Per questi spazi erano già state fatte domande di concessione. La prima a rispondere all’appello è stata la presidente del Municipio IV, Roberta Della Casa, nel cui territorio è compresa la splendida area della Cervelletta, oggi nel degrado. La minisindaca pentastellata ha spiegato, in una nota che “la domanda è giunta prima della pubblicazione del bando e pertanto il Municipio stesso ha deciso di accoglierla”. “Ma noi non abbiamo ricevuto alcuna risposta ufficiale tramite Pec – replica Carocci, contattato da IlFattoQuotidiano.it – dunque alle dichiarazioni preferiamo attendere i fatti”. Sempre alla nostra testata, replica Della Casa: “C’e’ un iter da seguire, ma siamo entusiasti e non vediamo l’ora di contattare i ragazzi del Cinema America per ragionare insieme su come portare questa importante esperienza culturale in periferia”.

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