Lo striscione è stato srotolato nel bel mezzo di un convegno su “reddito e diseguaglianze” ospitato giovedì pomeriggio all’università Statale di Milano. Autori del blitz un grippo di studenti universitari e lavoratori che, assieme alla giornalista e ricercatrice Marta Fana “Costretti a interrompere – come spiegano sulla pagina Facebook del Laboratorio universitario metropolitano – i personaggi che hanno attivamente contribuito a rendere il lavoro una dimensione precaria e fonte di esclusione sociale, si sono riuniti nella più assoluta autoreferenzialità per continuare una tradizione nota: tracciare le sorti dei lavoratori senza che essi siano interpellati. Come studenti universitari, destinati quasi certamente al mondo del lavoro precario, oggi abbiamo deciso chiaramente di affermare che, da chi ha destrutturato il lavoro come fonte di legittimazione sociale, non accettiamo nessuna lezione”.

La stessa Marta Fana, in un post sulla sua pagina Facebook, ha poi dettagliato le ragioni della protesta: “La vostra Flessibilità, il nostro Sfruttamento. È questo quel siamo andati a dire oggi a Maurizio Sacconi, Marco Leonardi, alla Cisl e, nonostante l’assenza a Tiziano Treu, riuniti alla Statale di Milano per discutere senza alcun contraddittorio di salario minimo e diseguaglianze. Loro, i protagonisti delle riforme del mercato del lavoro, quelli che hanno precarizzato e impoverito i lavoratori, hanno ancora l’arroganza e la sfacciataggine di continuare a imporre una narrazione totalmente falsa, la stessa che porrà le basi per la prossima riforma contro i lavoratori”. 

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