MR.OVE di  Hannes Holm. Un film con Rolf Lassgård, Bahar Pars, Ida Engvoll. Svezia 2015. Durata: 116’ Voto 3,5/5 (DT)

Scontroso e irascibile, il prepensionato Ove è un ex operaio specializzato, taccagno e sprezzante, che controlla ogni cosa fuori posto, dal cagnetto che abbaia alle auto che passano sulla stradina privata, nel comprensorio di piccole villette del Vastra Gotaland svedese dove abita. Ove, però, tra un’incazzatura e l’altra non fa altro che rimandare il suo suicidio, operazione che tenta di portare a termine con ogni mezzo, con lo scopo commovente di tornare vicino all’amore della vita, la moglie Sonja, morta alcuni anni prima. L’arrivo di una coppia di vicini, lei persiana, lui un imbranato ragazzotto, con due figlie piccole e una in arrivo, modificherà almeno in superficie il minaccioso tran tran quotidiano dell’uomo. Per capire il mondo di Mr.Ove bisogna mescolare commedia e dramma, lacrima e sorriso, in una miscela anche temporale dove il presente si mescola alla continua tessitura di un flashback che spiega, tra lutti e fatiche, dalla culla fino all’età matura, come il sessantenne protagonista sia arrivato ad avere una scorzaccia cinica e dura. Pur accelerando narrativamente di continuo tra morte e vita, semplificando parecchio psicologie e dialoghi, Holm lavora sull’evocazione sincera di sentimenti puri e definitivi, appoggiandosi all’ambivalente figura del protagonista, quasi facendo più affidamento figurativo al lungo segmento del racconto ambientato nel recente passato. Film tragico e spassoso allo stesso tempo con un grosso potenziale spettacolare hollywoodiano, tanto che ne verrà tratta una versione con protagonista Tom Hanks. Irresistibile, tra le tante gag di Ove, quella sulle peculiarità della Saab a confronto con la Volvo, le Bmw e una “macchina francese”, che rimbalza abilmente di continuo tra il protagonista e i comprimari.

Film in uscita al cinema, cosa vedere (e non) nel fine settimana di Halloween

AVANTI
Articolo Precedente

Kevin Spacey, la morale è finita. Abbondano i moralizzatori

next
Articolo Successivo

Logan Lucky, dopo il glamour di Ocean ora Soderbergh diverte con la difettosa umanità dei freak di provincia

next