Per cosa possono litigare due vip (o presunti tali) in una località turistica a metà agosto? Ma è ovvio: per il tavolo prenotato nel locale “in”, per la serie “First world problems”. È quello che è successo, a quanto pare, allo chef televisivo Simone Rugiati e all’ex gieffino Domenico Manfredi (e qui scatta il mariniano “ma chi?”), almeno a dar retta a quest’ultimo. Manfredi ha pubblicato un lungo post su Facebook, infatti, in cui ricostruisce il diverbio avuto in una delle discoteche più note di Gallipoli: “Ieri mi è capitata la sfortuna di incappare in Simone Rugiati, che tutti noi conosciamo come cuoco di fama nazionale, e volevo condividere con voi questa infelice esperienza, per farvi capire come non tutta la gente che fa TV è come la immaginiamo. Avevo deciso di passare una serata in compagnia dei miei amici e delle mie amiche prenotando un tavolo, senza chiedere un minimo di sconto e agevolazione, comportandomi come un normale cliente. (Manfredi è pr della discoteca, ndr) Quando con i miei amici arrivo al tavolo, trovo lui, Rugiati, appropriatosi del mio tavolo senza essersi neanche presentato né a me, né ai miei amici, che iniziano a chiedersi cosa stia succedendo. Allora la gente che lo accompagna (mie conoscenze di Bari, gente a modo) mi chiede gentilmente di poter aprire una bottiglia sul mio tavolo. Io sono un tipo diplomatico, che non sopporta i “casini”, anzi, mi piace risolverli; proprio per questo rispondo che non c’è problema, ma la situazione si complica. Il cuoco strappa la targhetta sul tavolo con il mio nome e inizia a gridare contro i buttafuori: “questo tavolo adesso è mio” (avendo ordinato peraltro “solo” una bottiglia da 0,75) mettendo paura ai miei amici (tutti ragazzi e ragazze per bene), guardando tutti con aria minacciosa e tentando palesemente di provocarmi (forse non riuscendo a digerire il fatto che la gente chiedesse a me di fare foto)”.
Avete seguito la vicenda fino a questo punto? Ricapitoliamo: l’ex gieffino arriva nel locale e trova il cuoco televisivo seduto proprio lì; gli amici di Rugiati chiedono il permesso di “sbocciare” prima di lasciare il tavolo e Manfredi, magnanimo, acconsente. A quel punto, però, il conduttore di “Cuochi e Fiamme” avrebbe cominciato a urlare, reclamando per sé l’ambito tavolo.
Manfredi (“per il rispetto che ho verso gente come la sicurezza o la champagnerie”) resiste alle provocazioni di quello che lui stesso, su Facebook, definisce “il valletto di Belen”. Rugiati viene portato via dai compagni di serata (“Portandosi via la bottiglia aperta a metà”, scrive indignato il gieffino), ma Manfredi non ci sta e affida a Facebook tutto il suo disappunto: “Poco importerà al cuoco di successo che una serata che la gente “normale”, che lavora, che ha pochi giorni di ferie, e che fa sacrifici economici, sia rovinata dai capricci di un “VIP” (qualcosa in questa frase non torna, ma lasciamo perdere, ndr)”. E poi rincara la dose: “Forse non si ricorderà neanche dell’accaduto o penserà che sia tutto normale… Be’ caro Simone, lasciati dire una cosa da uno a cui l’Italia è affezionata (ah sì?, ndr): la fama, i soldi, le modelline passano; quello che lasci ad ogni persona che incontri, resta… E credimi non c’è nulla di più bello di quando ti fermano per dirti che sei una bella persona”.

Fin qui il sermone di Domenico Manfredi, con Rugiati che risponde a stretto giro, ovviamente sempre su Facebook ma stavolta in video, in riva al mare, con lo sfondo di un meraviglioso tramonto pugliese. Il cuoco, in sintesi, nega la ricostruzione del gieffino, accusato di “volersi fare pubblicità”: “Sono andato via dal locale proprio per evitare per evitare problemi”. E la versione di Manfredi, inoltre, farebbe ridere “anche i suoi amici, che erano al mare con me il giorno dopo”. Ma il carattere fumantino di Rugiati non sarebbe una novità e lui lo sa bene: “E’ facile scrivere queste cose – ha aggiunto – perché combaciano con quello che è il mio carattere”.
Non sapremo mai come sono andate davvero le cose nel noto locale salentino tra il noto cuoco televisivo e il noto (ai parenti più stretti) concorrente del Grande Fratello. E resta soprattutto una cosa da capire: la bottiglia chi l’ha pagata, alla fine?

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