LIFE, ANIMATED di Roger Ross Williams (USA 2016) Durata: 91’. Voto 4/5 (AMP)

Autism, yes we can. Parola di Walt Disney. Candidato all’Oscar come miglior documentario (e dunque autorevole sfidante del Fuocoammare del nostro Rosi) e già vincitore del pubblico al Sundance, Life, Animated racconta la prodigiosa storia di Owen Suskind, affetto da autismo dall’età di 3 anni. Coadiuvato da straordinari genitori (è del padre Ron il libro sul figliolo, Life, Animated: A Story of Sidekicks, Heroes and Autism a cui si ispira il doc) e soprattutto dai personaggi dei cartoni Disney, il piccolo inizia per emulazione e graduale comprensione dei comportamenti mostrati dai character a sviluppare una sorta di coscienza di sé e del mondo circostante al punto da diventare egli stesso, una volta ventenne, il punto di riferimento educativo per ragazzi affetti da simili disturbi neuropsichiatrici. Diretta con sensibile cura da Ross Williams (già premio Oscar per un corto), la pellicola mescola abilmente la narrazione della famiglia Suskind a vibranti animazioni generate dai racconti scritti dallo stesso Owen sulle vicende dei personaggi secondari dei principali film Disney. Seppur questo grave disturbo del neurosviluppo resti ancora avvolto da troppi misteri, è un fatto che opere (meta)cinematografiche come questa forniscano non soltanto una chiave d’accesso alla malattia ma anche alle inesplorate potenzialità dell’audiovisivo nel modo di concepire e comprendere il mondo.

INDIETRO

Film in uscita al cinema, cosa vedere (e non) nel fine settimana del 3 febbraio

AVANTI
Articolo Precedente

Smetto quando voglio-Masterclass, la nuova commedia all’italiana

next
Articolo Successivo

Da Pulp Fiction a The Hateful Eight: su Sky un canale interamente dedicato a Quentin Tarantino

next