Bataclan e Stade de France: Abdelhamid Abaaoud e i suoi “fratelli”
Abdelhamid Abaaoud 300
13 novembre 2015. Attacchi simultanei, sparatorie e kamikaze in azione a Parigi. Abdelhamid Abaaoud 27 anni, belga, poi ucciso nel blitz a Saint Denis, è la “mente” degli attacchi. Viveva a Molenbeek, a Bruxelles poi colpita da più attacchi, ed era considerato membro della cellula di Verviers, prima della fuga in Siria. Anche lui appariva in molti dossier di criminalità comune per fatti commessi a Bruxelles tra il 2010 e il 2011. Salah Abdeslam, è stato il ricercato numero uno per mesi: 26 anni, cittadino belga con genitori marocchini, era un irrequieto con precedenti di polizia prima di radicalizzarsi. Omar Ismail Mostefai, 29 anni, cittadino francese, piccoli precedenti penali, è morto al Bataclan, ucciso dalla polizia. Probabilmente dalla Turchia era riuscito a raggiungere la Siria nel 2013 prima di ritornare in Francia. Samy Aminour, 28 anni, cittadino francese, si è fatto esplodere nel teatro. Viveva vicino a Parigi. Era sotto osservazione da parte dei servizi francesi e classificato con la “S” che contraddistingue gli estremisti. Era stato in Siria. Brahnim Abdeslam, 31 anni, fratello di Salah, morto da kamikaze. Anche lui appariva in molti fascicoli della polizia come associato ad Abdelhamid Abaaoud. Bilal Hadfi, 20 anni, cittadino francese residente in Belgio. Per gli inquirenti aveva combattuto con l’Isis in Siria. Saltato in aria fuori dallo Stade de France. L’unico non cittadino europeo era un siriano chiamato “Ahmad al-Mohammad“, 25 anni, di Idlib. Gli inquirenti francesi avevano affermato che le sue impronte digitali e la foto erano state registrate sull’isola di Leros dalle autorità greche dove figurava come richiedente asilo.

 

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