Lei non si stanca di ripetere che si è trattato di un solo caso isolato e di una spesa di appena 6 euro. Intanto però Raffaella Sensoli, consigliere regionale per il Movimento 5 Stelle in Emilia-Romagna, è finita al centro di una polemica per avere condiviso il proprio viaggio da Rimini a Bologna su BlaBlaCar, il sito che permette ai privati di offrire passaggi a pagamento. Solo che Sensoli, in quanto membro del parlamentino regionale, per il tragitto dalla sua città verso il capoluogo ha diritto a un rimborso chilometrico pagato dalla Regione.

È stato il Resto del Carlino di Rimini a tirare fuori la vicenda, scoprendo che sul portale di condivisione dei viaggi in auto c’era anche la consigliera, con tanto di foto sul profilo e il nome Raffaella S. “Offro passaggio fino a Bologna, tre posti disponibili, al costo di 6 euro a testa”, recitava l’annuncio. Il punto è che tutti i consiglieri regionali ricevono un rimborso forfettario mensile per i propri spostamenti. Nel caso di Sensoli si tratta di quasi 2mila euro che vengono erogati quando il politico partecipa ad almeno 12 sedute mensili nell’assemblea di Viale Aldo Moro a Bologna.

Ora i rimborsi forfettari relativi a novembre, che sarebbero dovuti andare alla consigliera, sono stati temporaneamente congelati dagli uffici regionali: “Sono stata io a richiedere il congelamento fino a quando questa vicenda non verrà chiarita nella sua interezza, per tutelare sia me che l’amministrazione regionale”, ha spiegato Sensoli. Nei prossimi giorni la consigliera dei 5 stelle dovrebbe incontrare i responsabili amministrativi per spiegare come sono andate le cose. “La mia iscrizione a Blablacar è avvenuta nel mese di novembre ma ho effettuato il mio primo e unico viaggio lo scorso 6 dicembre, ospitando una persona e comunicando subito tutti i dettagli agli uffici regionali. Contestualmente, essendo obbligata dal sistema Blablacar a individuare una tariffa per il viaggio offerto (6 euro), ho dato mandato alla mia banca di non trattenere quella somma così che l’intera cifra è stata stornata direttamente a Blablacar che poi ha provveduto a sua volta a restituirla alla persona interessata”. Poi la consigliera conclude: “Proprio per evitare eventuali equivoci, avevo chiesto alla Regione di sospendere il mio rimborso chilometrico”.

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