Virginia Raggi pubblica su Twitter la lettera in cui papa Francesco chiede “al Signore di non abbandonarla mai, soprattutto in questo momento difficile“. Ma il testo è identico in tutte le missive inviate dal pontefice ai sindaci che hanno partecipato al convegno in Vaticano sui rifugiati. Un particolare che la prima cittadina di Roma omette nel suo tweet, lasciando intendere che le parole di Bergoglio sono indirizzate direttamente a lei, visto il “momento difficile” che sta vivendo in questi giorni. Perfino Beppe Grillo, arrivato nella Capitale insieme a Davide Casaleggio dopo le dimissioni dell’assessore all’Ambiente Paola Muraro, commenta quello che all’inizio sembrava un augurio personale alla sindaca: “E’ fantastico!”. Alla fine è intervenuta la Santa Sede che con una nota ha cercato di fare chiarezza. Nessuna dedica speciale. Il Papa “ha inviato la stessa lettera di ringraziamento ed incoraggiamento a tutti i sindaci partecipanti al convegno sui rifugiati tenutosi gli scorsi venerdì e sabato alla Casina Pio IV. Ogni lettera è stata firmata personalmente dal Papa, ma il testo inviato è il medesimo per tutti i destinatari, tradotto nelle varie lingue”, conclude la nota della Santa Sede.

“Mentre chiedo al Signore di non abbandonarla mai, soprattutto in questo momento difficile, la accompagno con riconoscenza ed affetto. Non si dimentichi di pregare per me o, se non prega, le chiedo che mi pensi bene e mi mandi ‘buona onda’”, scrive Bergoglio nella lettera ai primi cittadini per ringraziarli per la “partecipazione al vertice”. E subito la Raggi twitta: “Una grande emozione, grazie @Pontifex_it per l’invito. A presto e ‘buona onda’!”.

 

Parole che sembravano sciogliere il gelo calato nelle ultime settimane tra il Campidoglio e i palazzi d’oltretevere. Il 5 dicembre comune e Santa Sede erano tornate a parlarsi grazie a un incontro a Palazzo Apostolico tra la Raggi e il cardinale Segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin. Ma le settimane precedenti erano state costellate di tensioni, culminate nei ringraziamenti per il Giubileo rivolti alle istituzioni da monsignor Rino Fisichella che però dimenticava il Campidoglio e il Papa che riceveva tutti gli organizzatori e collaboratori della manifestazione, esclusa Virginia Raggi.

Ma in realtà l’augurio e l’incoraggiamento di papa Francesco sono rivolti alla rete dei rappresentati delle istituzioni locali di diverse parti del globo che, ritrovandosi in Vaticano per discutere di immigrazione, hanno sottoscritto un documento unanime con il quale si asserisce che I rifugiati sono nostri fratelli e sorelle. La stessa rete all’interno della quale la ‘costola’ dei sindaci italiani ha voluto presentare anche il Manifesto dei sindaci italiani per l’accoglienza, al quale hanno aderito tra gli altri il presidente dell’Anci e sindaco di Bari Antonio Decaro, il presidente nazionale dell’Anci e sindaco di Catania Enzo Bianco, il vicepresidente e sindaco di Lecce Paolo Perrone, e i sindaci Giuseppe Sala (Milano), Dario Nardella (Firenze), Luigi de Magistris (Napoli), Giuseppe Falcomatà (Reggio Calabria), Giorgio Gori (Bergamo), Federico Pizzarotti (Parma) e Roberto Pella (Valdengo).

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