Il 5,4% delle famiglie in Italia nel 2015 era indietro con le rate dell’affitto o del mutuo. È la peggior situazione fotografata dall’Istat dall’inizio della serie di rilevazione nel 2004, quindi almeno da undici anni. Il dato emerge dall’indagine sulle condizioni di vita, che mette anche in chiaro come quasi il 60% dei nuclei giudichi “pesante il carico delle spese” da versare alla banca o al proprietario della casa in cui si vive. Tutto torna se si guarda a quante poche famiglie riescono a risparmiare: per il 71,6% mettere da parte dei soldi è “una missione impossibile“. Anche in questo caso si tratta della percentuale più alta da quando sono iniziate le serie storiche dell’Istat.

Ancora una volta a soffrire di più è il Sud, dove il 6,9% delle famiglie fatica a pagare l’affitto al proprietario di casa o il mutuo alla banca. Debitori più puntuali invece al Nord, specialmente al Nord Est (4,7%). La differenza la fa anche l’età: tra gli under 35 la percentuale si alza notevolmente (12%, contro l’1,5% degli over 65). Ad accumulare meno ritardi sono infatti i pensionati (1,4%), mentre i disoccupati, come immaginabile, sono decisamente più in difficoltà (18,9%). D’altra parte l’esborso per avere una casa rappresenta uno dei capitoli principali delle uscite per le famiglie: il costo medio di un mutuo è di 586 euro mensili, quello di un affitto 431 euro.

Dopo il report Condizioni di vita e reddito l’Istat ha aggiornato il suo database, con tutti i dettagli sugli indicatori di disagio economico. E guardando alle singole voci si scopre come perfino l’acquisto del telefono fisso diventi per alcuni un lusso: l’11,1% trova difficoltà nel comprarlo. Non è solo la casa infatti a mettere in difficoltà il portafoglio delle famiglie. Stando sempre all’indagine dell’Istat, in alcuni periodi dell’anno ci sono famiglie che si sono ritrovate a non avere soldi per acquistare l’abbigliamento necessario (16%), per fare fronte a malattie (11,7%), per pagare le tasse (13,5%) ma anche per i trasporti (8,8%) o per mangiare (8,3%).

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