Cultura

Una biblioteca da paura, è in provincia di Varese “il tesoro di Sclavi” (VIDEO)

Il progetto si chiama “Una Biblioteca da paura”li e prevede eventi di ampio respiro, capaci di attrarre un pubblico decisamente eterogeneo. Dall’aperitivo con delitto al laboratorio di cinema per bambini, passando per gli incontri con gli autori e gli sceneggiatori di Dylan Dog Barbara Baraldi e Corrado Roi

di Alessandro Madron

L’Italia è il paese dei gioielli nascosti, delle preziosità che non ti aspetti. Una di queste perle rare, capace di attrarre appassionati da tutto il paese, è la biblioteca di Venegono Superiore, un piccolo comune a due passi da Varese dove è ospitato il “fondo Sclavi”, un patrimonio librario di oltre 6500 volumi (in lento ma costante arricchimento) donato alcuni anni fa da Tiziano Sclavi, l’ideatore di Dylan Dog, che vive proprio in questo paese.

Si tratta di una raccolta di libri da veri appassionati del genere, che sono stati fonte di ispirazione per le avventure del popolare indagatore dell’incubo. Si trovano testi molto rari nel campo dell’esoterismo, della religione comparata, del cinema horror, della filosofia: insomma, tutto quello che c’è da leggere e da sapere per farsi una solida cultura in materia. Rimasto per anni al chiuso di una stanza della biblioteca, il fondo Tiziano Sclavi proprio da quest’anno è diventato protagonista di un interessante progetto che ha come scopo quello di farlo vivere, di farlo respirare: “Perché – come ironizza la bibliotecaria – non vogliamo che su questi libri si posi la polvere”. Così è nato il progetto “Una Biblioteca da paura”, promosso dalla Cooperativa Totem e dal Comune di Venegono Superiore in collaborazione con una vivace rete di associazioni del territorio. Il progetto, che si concluderà nel dicembre 2017 ha ottenuto un significativo contributo dalla Fondazione Cariplo e propone una serie di eventi e iniziative ripetute nel tempo, proprio con l’intento di far scoprire l’unicità del fondo al maggior numero possibile di persone, appassionati e non.

“L’intento – spiega Massimo Lazzaroni della cooperativa Totem – è quello di far diventare il fondo un punto di riferimento per gli appassionati della cultura del fumetto, letteratura horror e non solo”. Così il festival, alla seconda edizione, punta a crescere e definire una sua sostenibilità nel tempo. “Siamo partiti dall’idea di piccolo e curato evento che aprisse le porte del Fondo Sclavi e ne valorizzasse i contenuti. Un festival che nascesse dal partenariato stabile creato dal progetto e che coinvolgesse il paese di Venegono Superiore in un evento culturale capace di guadagnarsi alla fine del triennio una sua sostenibilità organizzativa ed economica”. E ci stanno riuscendo: “Le proposte delle varie associazioni, i contatti messi a disposizione dal donatore Tiziano Sclavi, le proposte messe a disposizione dalla casa editrice Sergio Bonelli sono così confluite in un vero e proprio festival della cultura horror. La qualità delle proposte messe  in campo e il successo di pubblico che stiamo ottenendo sono il segno che la direzione è quella giusta”.

Gli eventi organizzati per questa seconda edizione dell’evento sono stati davvero di ampio respiro, capaci di attrarre un pubblico decisamente eterogeneo. Dall’aperitivo con delitto al laboratorio di cinema per bambini, passando per gli incontri con gli autori e gli sceneggiatori di Dylan Dog Barbara Baraldi e Corrado Roi. E, ancora, la performance live del disegnatore Corrado Candita, uno spettacolo teatrale, la visione di un film e un divertente contest da autentici nerd: la 24 ore di fumetto. 24 ore di veglia a suon di energy drink e caffe durante le quali alcuni stoici appassionati disegnatori si sono sfidati a colpi di matita nel tentativo di ideare e realizzare una serie di tavole prendendo spunto da uno dei libri presenti nel fondo Sclavi.

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