Musica

Europei 2016, l’inno brit-pop dei Four Lions sfida quello dei Manic Street Preachers

Online una chicca di quelle che, chiunque ami il pop e il rock inglese degli anni Novanta, non potrà non amare alla follia

di Michele Monina

Si stanno avvicinando gli Europei di calcio. Per qualcuno tutto ciò si tradurrà in gioia, birra fresca, frittatona di cipolla e rutto libero da consumare sulla poltrona comoda di casa, per altri come una immane rottura di scatole. Ma gli Europei, come i Mondiali di calcio e in percentuale minore le Olimpiadi, portano con loro anche chicche musicali da incorniciare e trashate invereconde da rimuovere presto, come si fa con i brutti ricordi e i traumi su cui si mette a lavorare il subconscio. Non credo sia necessario ricordare le Notti magiche di Gianna Nannini e Edoardo Bennato.

Tutto questo cappello per dire che da poche ore si trova online una chicca di quelle che, chiunque ami il pop e il rock inglese degli anni Novanta, chiunque alla parola MadChester comincia a muoversi in maniera dinoccolata, lo sguardo da duro, la fedina penale non esattamente immacolata, la dentatura degna di un Fabrizio Corona ante-litteram, chiunque abbia in sostanza amato gli Happy Mondays non potrà non amare alla follia.

Ma anche chi ha amato gli Stone Roses, per dire, e più in generale chi ami la buona musica che fonde certa attitudine pop-rock tipicamente british con un’idea di dance sghemba, stonata, assolutamente irresistibile.

Il brano in questione si intitola We Are England ed è un inno non ufficiale per la nazionale inglese a firma di una superband che risponde al nome di Four Lions.

Il gruppo è composto da Shaun Ryder, leader degli Happy Mondays e dei Black Grape, coinvolti in questa operazione a partire da Kermit, al secolo Paul Leveridge, impegnato alla voce, e poi dal dj di fama mondiale Paul Oakenfold, già produttore del masterpiece degli Happy Mondays e della scena madchesteriana Pills ‘N Thrills And Bellyaches, e dal king del Drum’n’Bass Goldie. Una vera superband, riunita intorno a Shaun Ryder per quella che è una passione comune di tutti i protagonisti, il calcio, e più nello specifico il calcio giocato dalla nazionale inglese.

La canzone è un inno sgangheratissimo, accompagnato da un video molto cool in cui compare anche Bez, il ballerino degli Happy Mondays titolare di quel muoversi dinoccolato che così tanto caratterizzava quella musica, e anche Irvine Welsh, in realtà notoriamente tifoso della Scozia, ma qui coinvolto in quanto amico di Ryder.

Sarà quindi la musica di questi baldi giovani, in realtà tutti piuttosto malconci nel video, pance da birra e sguardi non esattamente lucidissimi, a scontrarsi con quella dei Manic Street Preachers, band gallese invitata dalla federazione del piccolo stato britannico a scrivere l’inno ufficiale in vista degli Europei 2016. La loro “Together Stronger (C’mon Wales)” appare molto più canonica di quanto ci sarebbe potuto aspettare da James Dean Breadfield e soci. In vista del derby dell’11 giugno, quindi, almeno musicalmente sappiamo per chi tifare. Inghilterra senza ombra di dubbio, tutti a cantare in coro con Shaun, Goldie e soci: “We’re England ’til we die, until we die, until we die, we’re England ’til we die, until we die, until we die” .

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