COLONIA di Florian Gallenberger (Lussemburgo, Francia, Germania 2015) Con Emma Watson, Daniel Brühl, Michael Nyqvist Durata 109’ Voto 2/5

Lena, hostess della Lufthansa, e Daniel, fotografo tedesco che fa begli scatti da premio ma appoggia pubblicamente il governo di Allende, si re-incontrano a Santiago del Cile proprio mentre Pinochet e compagnia assaltano la Moneda. Finiscono entrambi nella terribile prigione a cielo aperto dello Stadio Nazionale (celebre al cinema per Missing), poi lui addirittura torturato tra le tetre stanze della Colonia Dignidad, vero villaggio del Sud del paese dove proliferava la comunità del santone Paul Schafer che a sua volta concedeva i suoi sotterranei ai torturatori della Dina. Lena tenta di salvare Daniel facendosi accettare come simil suorina da Schafer, in quella sorta di galera, violenza, aberrazioni, stupri e follie da setta religiosa che fu realmente la funesta colonia paranazista. Orrore nell’orrore, il villaggio/setta peggio addirittura di Villa Grimaldi, “Colonia” è un film all’apparenza politico che si tramuta in thriller, banale e scontato, con due eroi che attraversano la “storia” come James Bond o Jason Bourne scavalcano ostacoli e vittime. Aiutano nell’intento le tronfie e puntute musicone da brivido, e le interpretazioni da fantascienza distopica di Watson e Bruhl. Film pretestuoso. Gli inserti d’epoca, grondanti vero sangue, meglio lasciarli dove sono. (DT)

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