“C’è un equivoco, tra la formazione delle commissioni di gara sotto una certa soglia e il controllo sugli appalti, non è vero che il 95% saranno fuori dal controllo dell’Anac, ci sono alcune criticità del testo approvato, come le gare al ribasso, ma spero verranno superate con le linee guida, non avremo armi spuntate contro la corruzione, questo codice è uno sforzo autentico del governo su questo fronte”. Così Raffaele Cantone ai microfoni de ilfattoquotidiano.it, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione,  a margine della firma dei protocolli sui centri di spesa al ministero dell’Economica commenta il nuovo codice sugli appalti. “Il Daspo ai corrotti sarebbe una norma giusta, ma è già previsto in parte qualcosa del genere nel decreto Madia” aggiunge. Sul caso Lodi e l’ennesimo scontro politica e magistratura preferisce non commentare. “Io sono in aspettativa, non commento ciò che accade nella magistratura, al Csm. Non conosco le carte – afferma Cantone – sull’arresto del sindaco, non mi pronuncio. C’è un problema di classe dirigente in Italia evidente”

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