M5S? Se avesse voluto investire su Roma, avrebbe candidato uno dei suoi leader. Questo dimostra che si mettono in gioco, ma fino a un certo punto“. Sono le parole pronunciate ai microfoni di “Ma che parlate a fa!?”, su Radio Roma Capitale, dalla deputata Pd Ileana Argentin, coordinatrice del comitato elettorale romano di Roberto Giachetti. La parlamentare dem si sofferma anche su Chiara Ferraro, 25enne affetta da autismo, che è figurata tra le candidate al Campidoglio nelle primarie del centrosinistra. A favore della sua candidatura, si è distinto l’impegno di Giachetti e di Argentin: il primo, infatti, ha di fatto rinunciato a una parte dei suoi voti per consentire alla giovane di presentarsi alle primarie. “La candidatura di Chiara” – spiega Argentin – “sicuramente è stato un atto provocatorio importante, ma non mi è piaciuto per niente il fatto che si sia parlato solo di autismo, come se ci fossero altri tipi di disabilità. E non mi è piaciuto assolutamente il fatto che il padre di Chiara si sia proprio sostituito alla ragazza. Avrei preferito dei momenti di silenzio totale, nell’ambito di un’azione provocatoria. E invece forse c’è stato un po’ di egocentrismo da parte del padre di Chiara. Non mi è piaciuto“. E aggiunge: “Chiara, comunque, è stata una figura dirompente, importante e provocatoria, ma la strumentalizzazione non porta mai ad un buon fine

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