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Camera, lettera di Sinistra italiana alla Boldrini: “Parlamento umiliato dal governo”

La denuncia del deputato Gianni Melilla: “Dall’inizio della legislatura presentate a Montecitorio 11.777 interrogazioni a risposta scritta, ma l’esecutivo ha risposto solo a 2.700”. Ossia appena il 22,9% del totale, meno di una su quattro. Nelle due precedenti il tasso di risposta era stato rispettivamente del 35,3 e del 35%. “Con i decreti legge esautorato anche il potere legislativo”
Camera, lettera di Sinistra italiana alla Boldrini: “Parlamento umiliato dal governo”
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Nelle slide celebrative dei primi due anni di Matteo Renzi a Palazzo Chigi ne manca almeno una. Che, a sentire il deputato di Sinistra italiana Gianni Melilla, conterrebbe un altro record – tutt’altro che lusinghiero – stabilito dalla squadra del premier rottamatore. “Il Parlamento oltre a non esercitare più il potere legislativo, oramai quasi monopolio del governo con il ricorso sempre più frequente allo strumento dei decreti legge, non è più neppure in condizione di conoscerne e controllarne l’azione attraverso lo strumento delle interrogazioni parlamentari”. Insomma, una “evidente limitazione del potere” delle camere, denuncia Melilla. Che, carta e penna alla mano, ha scritto una lettera alla presidente di Montecitorio Laura Boldrini per porre l’accento sulla continua “umiliazione” alla quale il Parlamento sarebbe reiteratamente sottoposto per mano del governo.

CAMERA IGNORATA – Una questione, quella delle mancate risposte agli atti di sindacato ispettivo dei deputati (ma al Senato la situazione non è molto diversa), peraltro, già di recente denunciata in un dossier dell’Associazione Openpolis. Secondo i dati in esso contenuti, “da quando Matteo Renzi è premier” ne sono state “depositate oltre 21.000”, ma ad oggi “solo il 35,20% ha ottenuto una risposta”. Cifre tutt’altro che lusinghiere che Melilla ha ripreso scorporando quelle relative alla sola Camera dei deputati. E dalle quali emerge uno scenario sconfortante. “Dall’inizio della XVII Legislatura (quella in corso, inaugurata nel 2013, ndr) sono state presentate dai deputati 11.777 interrogazioni a risposta scritta e il governo ha risposto solo a 2.700 pari al 22,9% del totale – accusa il parlamentare di Si –. In pratica è stata data risposta a meno di un’interrogazione su 4, mentre nella XVI legislatura la percentuale di risposta era del 35,3%, nella XV del 35%”. Numeri che, ha ribadito in Aula Melilla, danno in maniera chiara la misura di come in questa legislatura “il governo abbia notevolmente depresso il potere di sindacato ispettivo del Parlamento”.

 

Twitter: @Antonio_Pitoni

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