Una serie di attentati suicidi nel mercato di Koulfoua, un’isola del lago Ciad dell’omonimo stato, hanno causato almeno 28 morti e 80 feriti. Il bilancio dell’attacco è stato riferito da un funzionario della sicurezza di N’Djamena, capitale del Ciad. All’agenzia Dpa le forze dell’ordine hanno precisato che l’attentato sarebbe stato opera di membri del gruppo islamista Boko Haram. Secondo il colonnello Joseph Nouma, delle forze speciali del Camerun, a farsi esplodere sono state quattro ragazze. “Le giovani – ha detto Nouma – si sono fatte saltare in aria nel mercato locale provocando almeno 28 morti e decine di feriti“.

Gli attentatori si sono fatti esplodere in tre punti diversi all’interno di un mercato dell’isola molto frequentato, in una regione al confine con Nigeria, Camerun e Niger. Da un mese le autorità del Ciad hanno dichiarato lo stato d’emergenza dopo una serie di attentati suicidi degli jihadisti di Boko Haram. Già lo scorso giugno due attentati a N’Djamena avevano provocato 23 morti e anche in quel caso il Governo aveva dato la responsabilità al gruppo terrorista nigeriano.

Da inizio 2015, l’esercito è impegnato in un’operazione militare regionale contro Boko Haram, da quando gli attentati e i raid degli islamisti si sono estesi superando il confine del nord-est della Nigeria, toccando il Ciad, il Niger e il Camerun. Operazione che ha portato a notevoli perdite nelle file degli islamisti ma, nonostante l’offensiva, il gruppo di Boko Haram continua a moltiplicare le sue incursioni utilizzando il Lago Ciad come luogo di ripiegamento.

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