In occasione della giornata mondiale contro l’Aids, che come di consueto si celebra il 1° dicembre, i canali Sky (in chiaro sul digitale e pay sul satellite) offrono ai telespettatori una programmazione speciale, con alcuni titoli di qualità per sensibilizzare il pubblico su una malattia che magari farà meno paura rispetto al passato, ma rispetto alla quale non bisogna abbassare la guardia, invitando tutti alla prevenzione e all’utilizzo del preservativo durante i rapporti sessuali.

Su MTV8, da pochi mesi proprietà di Sky e visibile in chiaro sul canale 8 del digitale terrestre, si comincia alle 21.10 con The Normal Heart, splendido film per la tv targato HBO, con un cast di stelle come Mark Ruffalo, Julia Roberts e Matt Bomer. Il film, diretto da Ryan Murphy (creatore di Glee e American Horror Story), racconta i drammatici esordi dell’AIDS in America attraverso la storia vera di Larry Kramer, attivista gay che negli anni Ottanta ha lottato contro il pregiudizio e lo stigma sociale per sensibilizzare la società americana su quello che, all’epoca, veniva vigliaccamente chiamato il “cancro dei gay”.

Al termine del film, in contemporanea su SkyCinema Cult (piccolo gioiello del bouquet cinema della pay satellitare di Rupert Murdoch), andrà invece in onda Larry Kramer – Per amore e per rabbia, documentario che racconta proprio la vita del protagonista di The Normal Heart.

Sempre su SkyCinema Cult, ma alle 21.10, andrà in onda Dallas Buyers Club, filmone con Matthew McCounaghey e Jared Leto (entrambi premiati con l’Oscar), che racconta la lotta all’AIDS da un punto di vista differente, apparentemente meno idealista ma comunque appassionato ed efficace.

In un periodo storico in cui l’AIDS sembra quasi dimenticato, come se non facesse più notizia, la programmazione speciale di Sky in un giorno simbolicamente così importante come il 1° dicembre può servire a riaccendere i riflettori su un virus che, nonostante le condizioni di vita dei malati siano decisamente migliorate nel corso dei decenni, è ancora al centro di uno stigma sociale e dei pregiudizi di larghe fette della popolazione.

Lo scopo di giornate come quella di oggi deve essere innanzitutto l’invito alla prevenzione, a cominciare dall’utilizzo, sempre e in qualunque caso, del profilattico come arma principale nella battaglia contro il virus. Il preservativo è l’unico strumento a nostra disposizione, almeno fino a quando la ricerca, che sta facendo passi da gigante, non riuscirà a trovare una cura o un vaccino.

E visto che la scuola italiana e il servizio sanitario nazionale mostrano ancora tante ed enormi lacune sul tema, affidiamoci alla tv. Una volta ogni tanto serve davvero a qualcosa.

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