A poche ore dall’inizio, ha già stabilito un nuovo record. Il giorno dei single, creato dal colosso cinese Alibaba, è il più grande evento di e-commerce al mondo. I cinesi si preparano con anticipo: dalla mezzanotte dell’11 novembre hanno già aperto le pagine con le offerte migliori. È una lotta contro il tempo: 24 ore di prodotti a prezzi stracciati sulla più grande piattaforma di commercio online del mondo. E già nei primi 30 minuti, ha detto l’azienda, sono stati raggiunti 3 miliardi di euro di fatturato. A mezzogiorno si sono superati gli otto miliardi, la cifra record raggiunta durante l’intero arco delle 24 ore dell’anno scorso. Quest’anno, solo nella prima ora, 45 milioni di persone hanno comprato dai loro service. E questi dati non tengono conto delle altre aziende di commercio online e del traffico generato dagli smartphone, che in Cina costituisce un buon il 70 per cento degli utenti. E pensare che fino a pochi anni fa in Cina non esisteva nemmeno lo status di “single”. Si poteva essere sposati o non sposati.

E che quest’ultima fosse una scelta non era nemmeno contemplato. Nel 1993 un gruppo di studenti dell’università di Nanchino decise di festeggiare il loro non essere in coppia facendosi un regalo. Scelse come data l’11/11: uno, ripetuto per quattro volte. Una ricorrenza che nel 2009 ha ripreso Alibaba per far concorrenza al Cyber Monday statunitense. Da allora, in quel giorno, fa vendite da record. Già nel 2012 ha battuto il primato del Cyber Monday ed è in crescita anno su anno. L’anno scorso in 24 ore ha venduto merci per un totale di 8,6 miliardi di euro a fronte dei 5,3 dell’anno precedente. Quest’anno l’azienda del guru Jack Ma ha messo a punto una sistema di grandi dimensoni: 1,7 milioni di persone, 400mila veicoli, 5000 magazzini e 200 aeroplani saranno impiegati per 24 ore di consegne. Le Poste cinesi hanno stimato che oggi viaggeranno per tutto il paese 760 milioni di pacchi. Un incremento del 42 per cento a fronte dei 550 dell’anno scorso. “Oggi è dura, domani sarà peggio. Ma dopodomani splenderà il sole”.

Jack Ma viene così citato da Kevin Spacey nella campagna pubblicitaria dell’azienda. E l’attore di House of Cards, proprio nei panni del 45esimo presidente americano Frank J. Underwood, si rivolge al “grande popolo cinese” provocando qua e là il proprio paese: “Alla Casa Bianca siamo pieni di firewall, nemmeno il presidente potrà sfruttare queste incredibili offerte (del giorno dei single)”. Nella difficile transizione da fabbrica del mondo a economia di servizi, la Repubblica popolare ha puntato tutto su un nuovo ceto medio urbano pronto a consumare. Zhongnanhai, il Cremlino cinese, vorrebbe che i consumi aumentassero fino a rappresentare una percentuale importante del Pil del paese. Oggi nella seconda economia mondiale coprono appena il 30 per cento. Negli Stati Uniti sono al 70 per cento.

Per questo la giornata ha ricevuto anche gli auguri del premier Li Keqiang, convinto che sarà internet a rivoluzionarne il tessuto economico della nazione. Alla fine di giugno erano online 668 milioni di cinesi, quasi la metà della popolazione. Il volume di affari trainato dall’e-commerce quest’anno ha già superato i duemila miliardi di euro. Rispetto all’anno scorso è raddoppiato. Nel 2014 compravano online 360 milioni di cinesi (più dell’intera popolazione americana) e, secondo le stime di Forbes, nel 2020 saranno già 750 milioni. “Il giorno dei single è la scusa che stavate aspettando per viziarvi un poco con lo shopping online? Sono più che invidioso”. Parola del presidente Underwood.

di Cecilia Attanasio Ghezzi

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