“Se mi offrissero una candidatura potrei accettarla. Ho gli avvocati contro, la moglie contro, tutti contro. Però vado avanti. Se la mia voce può servire a portare risultati, allora ben venga“. Sono le parole pronunciate ai microfoni de La Zanzara, su Radio24, da Francesco Sicignano, il pensionato di Vaprio d’Adda che durante un tentativo di rapina ha sparato e ucciso un ladro di nazionalità albanese. “Io a 65 anni – continua – volevo starmene tranquillo a bere il mio bicchierino di grappa in giardino. Invece mi trovo qui in un caos infernale. Questa vicenda è un incubo. Non riesco a dormire e soffro anche di prostata“. Poi accenna a un episodio della sua infanzia: “Ho subito la prima violenza in famiglia a 7 anni. A 12 anni ho fatto il mio primo errore. Mi fermano per strada tanti albanesi, non bisogna fare di tutta un’erba un fascio. Ho anche avuto dipendenti albanesi. Perché qui ci sono albanesi che fanno i camionisti a 12 ore al giorno. E mi dicono che da loro queste cose non succedono, che ci sono pene severe per chi ruba e c’è la certezza della pena”. E aggiunge: “In Italia bisogna avere pene certe e soprattutto farle scontare nei rispettivi paesi di origine. E poi i furti in casa non sono solo furti, dovrebbero essere puniti con 25 anni di carcere. Un furto o un tentativo di furto è violazione di domicilio, minacce, tante cose, e poi anche un trauma psicologico per tutte le famiglie. Mi scrivono centinaia di persone per raccontami quello che hanno subito, mi fanno commuovere e mi danno sostegno ad andare avanti”. “Salvini – dice ancora il pensionato – è un gran bel personaggio. Lo conosco da quando faceva Radio Padania. E’ un uomo che vive sul territorio, come la Meloni che con me è stata molto umile, mi ha chiesto suggerimenti per una legge sulla legittima difesa. Lasci perdere se sono di destra o di sinistra, a me piace anche la Moretti ad esempio“. E precisa: “Io non mi sento affatto strumentalizzato dai partiti. No, no. Ho 65 anni e al massimo mi farei strumentalizzare da una bella ragazza di 25 anni. I partiti non mi strumentalizzano, al massimo sono io che li strumentalizzo per portare avanti la mia voce”
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