“Il mio è un sorriso amaro. Quella dei funerali di Vittorio Casamonica è una bruttissima pagina nella quale non abbiamo dato prova di grande efficienza. E a tutto si aggiunge un po’ di tafazzismo nostrano”. Così il prefetto di Roma, Franco Gabrielli, commenta un servizio sulla famiglia Casamonica, durante “Agorà Estate”, su Rai Tre. Il funzionario spiega: “Dalle 12.00 alle 17.00 di quel giorno nessuno aveva parlato di questa vicenda, nessuno si era accorto di niente. Le immagini dei funerali poi sono state mandate da chi aveva interesse a dare questa amplificazione all’evento. E cioè gli stessi Casamonica”. Gabrielli poi si esprime in merito ai rischi del terrorismo in vista di grandi eventi come il Giubileo, rispondendo a una domanda sull’elicottero che, durante le esequie di Vittorio Casamonica, sorvolava i cieli della Capitale e lanciò petali di rose sul piazzale antistante alla chiesa di Don Bosco. “Nell’epoca degli ultraleggeri e dei droni i nostri cieli sono affollati ed è una condizione ordinaria in una società libera come la nostra. Che un ultraleggero partito da Terzigno arrivi a Ciampino e chieda di fare una deviazione e gli viene consentita sta nelle cose. Sul versante del terrorismo queste situazioni si combattono in modo preventivo, facendo sì che questi oggetti non si alzino in volo”. E aggiunge, in riferimento all’elicottero dei Casamonica: “Una volta che questi oggetti si alzano in volo, dovremmo chiamare gli Eurofighter da Grosseto per abbatterli. La minaccia del terrorismo è concreta e reale. Dobbiamo essere tutti consapevoli del fatto che che viviamo in una condizione di pericolo. Questo non significa che ci dobbiamo chiudere nelle nostre case e vivere in una condizione di paura permanente. Ma dobbiamo far si che tutti gli apparati di sicurezza, a partire da quelli di intelligence e della polizia giudiziaria, lavorino per prevenire, perché quando questi oggetti si alzano è troppo tardi

Articolo Precedente

Salvini ancora contro il Papa: “Amnistia? Penso alle vittime, non ai carcerati”

next
Articolo Successivo

Riforme: Renzi vende fumo, ma vuole la maglia rosa

next