Vista all’opera la difesa ballerina e senza filtro del Real Madrid, il Barcellona non è forse stato così contento della qualificazione bianconera. E tra i blaugrana c’è qualcuno che aveva qualche ragione in più per sperare nel passaggio della squadra di Carlo Ancelotti. Perché Luis Suarez si sarà subito reso conto che il 6 giugno all’Olympiastadion di Berlino si troverà di fronte Giorgio Chiellini e Patrice Evra. Qui non conta l’esperienza di entrambi, ma i precedenti che l’attaccante uruguagio ha con il centrale azzurro e il terzino francese. Storie di morsi e insulti che hanno avuto strascichi pesanti in termini d’immagine e di squalifiche. Questioni di non poco conto che di certo non verranno regolate brutalmente, ma il peso della rabbia agonistica dei due bianconeri potrebbe avere il suo effetto sulla tranquillità di Suarez. Anche perché le ruggini sono fresche o mai chiarite del tutto.

Il morso e lo stop
Accadde tutto durante la decisiva partita tra Italia e Uruguay, ultima partita del girone di Brasile 2014. Era il 24 giugno e poco prima del gol qualificazione di Godin, l’attaccante del Barcellona morse la spalla di Chiellini dopo diversi contatti proibiti. Sulla pelle del difensore azzurro rimasero i segni, Suarez finse di aver ricevuto una botta. L’arbitro non si accorse di nulla ma le telecamere lo inchiodarono. La Fifa aprì un procedimento disciplinare che si concluse con 9 giornate di squalifica, la sospensione per quattro mesi da qualsiasi attività calcistica e una multa di 100mila franchi svizzeri. E’ tornato in campo a fine ottobre dopo aver chiesto scusa “a Chiellini e all’intero mondo del calcio” una settimana dopo il gesto. Pentito? Del gesto sì, ma ad aprile El Pistolero ha ribadito che Chiellini “è un provocatore, t’infastidisce, è irritante come Ivanovic”. Il difensore del Chelsea fu la sua prima vittima: durante una sfida tra i Blues e il Liverpool, l’attaccante lo morse beccandosi 10 giornate di squalifica.

Gli insulti a Evra
Due partite in meno gli erano costati gli insulti a Patrice Evra durante Liverpool-Manchester United dell’ottobre 2011. Dopo un duro scontro di gioco, secondo quanto ricostruito dalla FA, Evra chiese a Suarez: “Perché fai questi falli?”, sentendosi rispondere “perché sei negro”. Nella sua autobiografia, Crossing the line, my story, l’uruguagio è tornato su quell’episodio affermando che non si trattò di razzismo: “Dissi solo: ‘Perché ti lamenti, nero?’ che è stato interpretato come ‘Perché sei nero’. Non l’ho mai detto e non mi sognerei ma di farlo”. Se non fosse che secondo la ricostruzione fatta all’epoca il termine venne ripetuto sette volte al difensore francese, che lo avrebbe a sua volta insultato. Gli insulti provocarono un acceso dibattito in Inghilterra ed ebbero strascichi nella sfida del febbraio successivo, quando l’attaccante dei Reds rifiutò di stringere la mano a Evra e a sua volta ottenne un rifiuto da Rio Ferdinand, che aveva visto la scena. Il 6 giugno si ritroveranno di fronte. Forse i tempi sono maturi per potersi dare il cinque.

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