Solo cinque emendamenti votati in più di due ore di discussione. Forza Italia ha fatto ostruzionismo in commissione Giustizia del Senato sul ddl anticorruzione che contiene anche le norme sul falso in bilancio. A denunciarlo, su Twitter, è stato il capogruppo del Movimento 5 stelle in commissione Enrico Cappelletti. Il parlamentare ha riportato la frase di Giacomo Caliendo (Fi) che avrebbe detto: “Lo ammetto, sono emendamenti ostruzionistici”. E Cappelletti ha aggiunto: “Votare il provvedimento anti-corruzione è proprio contro la natura degli esponenti di Forza Italia“. Il testo ha subito più volte ritardi e rallentamenti, tanto che lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella, nel suo discorso di insediamento, aveva sollecitato un intervento per sbloccare la situazione.

Anche il senatore grillino Maurizio Buccarella punta il dito contro il comportamento degli “azzurri” e uscendo dalla commissione ha annunciato come “siano stati votati solo 5 emendamenti proprio per colpa dell’atteggiamento ostruzionistico di Fi”. “Seduta iniziata alle 14”, aveva scritto Buccarella su Facebook. “Dopo i pareri del relatore e del governo, iniziata la votazione degli emendamenti, alle ore 15.15 abbiamo votato solo il primo emendamento su oltre un centinaio. Il centrodestra (Forza Italia), nella quiescenza del Pd, sta facendo ostruzionismo con il tempo impiegato per le dichiarazioni di voto (su ogni emendamento)”.

In tutto gli emendamenti presentati al testo sono una sessantina: il governo ne ha presentati cinque, circa la metà sono dei 5 stelle. Al termine dei lavori il viceministro della Giustizia Enrico Costa ha ribadito che sul versante del falso in bilancio “l’intenzione del governo è di presentare l’emendamento in aula“. Un orientamento che il presidente della commissione Francesco Nitto Palma (Fi) ha definito “poco rispettoso della commissione” che per questo si è concentrata sui singoli emendamenti. Ne sono stati votati , e respinti, cinque presentati dalle opposizioni, fra i quali, ha lamentato Maurizio Buccarella (M5S), quello dello stesso Movimento Cinque Stelle e della Lega per il raddoppio dei tempi della prescrizione solo per i reati contro la Pa.

Secondo quanto era trapelato nelle scorse ore, sarebbe stata stralciata la parte sul falso in bilancio sulla quale si è registrato un accordo di maggioranza che potrebbe andare direttamente all’esame dell’Aula. La soluzione prevederebbe che le soglie siano eliminate: il reato è sempre punibile. L’asticella è data dal volume d’affari della società: al di sopra di un determinato volume, la pena è più alta e va dai 2 ai 6 anni, al di sotto da 1 a 3 anni. L’8 gennaio scorso il governo aveva depositato un emendamento che ripristinava le soglie di non punibilità dopo che il disegno di legge, in origine presentato da Pietro Grasso, le aveva eliminate. Il ministro Andrea Orlando aveva sempre difeso la decisione di mantenere le soglie per “tutelare le aziende”. Ma si tratterebbe comunque una decisione non in linea con i principali Paesi europei e gli Stati Uniti che non le prevedono.

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