Dal 4 dicembre 2014, 76 famiglie, 280 persone, in gran parte straniere e in misura minore italiane, hanno occupato una enorme palazzina in centro a Bologna, proprio davanti agli uffici del Comune. A organizzare il blitz è stato il gruppo Social Log che da mesi organizza occupazioni di fabbricati sfitti e si oppone agli sfratti sempre più numerosi. L’edificio in questione, anni fa sede cittadina della Telecom, oggi di proprietà di un fondo immobiliare tedesco, era vuoto da 11 anni. “Tutte le famiglie che sono qua, fino a pochi anni fa avevano un lavoro e riuscivano a pagare un affitto”, spiega Francesco Bondi di Social Log. “Poi con la crisi del 2008 e la perdita del lavoro, dopo anni che non pagavano l’affitto, per molti qui è sopraggiunto lo sfratto”. Mouna è solo una delle tante persone del Nord-Africa che ha occupato assieme alle sue tre figlie: “La mia storia è iniziata a agosto quando mi hanno sfrattata da casa”, racconta al FattoTv che per primo è entrato negli ‘appartamenti’ ricavati dei vecchi uffici occupati. “Sono andata dagli assistenti sociali, ho chiesto che mi dessero una mano perché non riuscivo a pagare l’affitto. Mi hanno detto che mi avrebbero pagato tre giorni di albergo e un biglietto per tornare al mio paese”. Infine un altro occupante spiega: “Sappiamo che stiamo facendo una cosa illegale, ma dovevamo stare al gelo?”  di David Marceddu

 

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