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Mondiali 2014, Papa Francesco: “Giocare con spirito di fraternità”

Il pontefice manda il suo augurio personale per la competizione sportiva che si aprirà questa sera con il match d'esordio tra Brasile e Croazia
Mondiali 2014, Papa Francesco: “Giocare con spirito di fraternità”
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“Auguro a tutti uno splendido Mondiale di calcio, giocato con spirito di vera fraternità”. Con questo tweet Papa Francesco ha fatto i propri auguri in vista del Mondiale in Brasile, che si aprirà questa sera con il match d’esordio tra Brasile e Croazia.

Gli auguri di Papa Francesco per la Coppa del Mondo sono comparsi anche in un videomessaggio in portoghese trasmesso dalla Tv brasiliana Rete Globo e poi rilanciato da Radio Vaticana. “Lo sport è uno strumento – dice il Papa – per comunicare i valori che promuovono il bene della persona umana e aiutano a costruire una società più pacifica e fraterna. Pensiamo alla lealtà, alla perseveranza, all’amicizia, alla condivisione ed alla solidarietà”.

Secondo il Pontefice ci sono tre atteggiamenti fondamentali che qualsiasi sportivo deve tenere a mente: la necessità di “allenarsi”, il “fair play” ed il rispetto degli avversari. Se per vincere è necessario allenarsi, “possiamo vedere, in questa pratica sportiva, una metafora della nostra vita”. “Nella vita è necessario lottare, ‘allenarsi’, impegnarsi per ottenere risultati importanti”, ricorda il Papa. Importante anche il ‘fair play’ perché “il calcio può e deve essere una scuola per la formazione di una cultura dell’incontro, che porti armonia e pace tra i popoli”. “Per vincere – afferma Francesco – bisogna superare l’individualismo, l’egoismo, tutte le forme di razzismo, di intolleranza e di strumentalizzazione della persona umana. Quindi, essere ‘individualisti’ nel calcio rappresenta un ostacolo al successo della squadra”.

Infine Bergoglio sottolinea che “il segreto della vittoria sul campo, ma anche nella vita, risiede nel saper rispettare il mio compagno di squadra, come pure il mio avversario. Nessuno vince da solo, né in campo, né nella vita! Che nessuno si isoli e si senta escluso! E, se è vero che al termine di questi Mondiali, solamente una squadra nazionale potrà alzare la coppa come vincitore, imparando le lezioni che lo sport ci insegna, tutti saremo vincitori, rafforzando i legami che ci uniscono”.

Poi l’augurio finale: “Possa questa Coppa del Mondo svolgersi con tutta la serenità e la tranquillità, sempre nel reciproco rispetto, nella solidarietà e nella fraternità tra uomini e donne che si riconoscono membri di un’unica famiglia”. Il Papa si augura che “oltre ad una festa di sport” i Mondiali del Brasile diventino “una festa di solidarietà tra i popoli”.

 

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