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“Stairway to Heaven dei Led Zeppelin è un plagio”: negli Usa scoppia il caso giudiziario

Per l'avvocato Francis Malofiy, che rappresenta il musicista Randy California (morto nel 1997), il capolavoro più redditizio della storia della musica sarebbe stato copiato dal brano Taurus degli Spirit

di Daniele Guido Gessa

L’introduzione di una delle canzoni più famose della storia della musica sarebbe stata copiata. Le pizzicate di chitarra di Stairway to Heaven, canzone simbolo della band britannica Led Zeppelin, entrano così in una disputa internazionale relativa ai diritti. Che valgono un patrimonio di tutto rispetto. Si calcola che grazie alle vendite la canzone abbia totalizzato finora 562 milioni di dollari (410 milioni di euro al cambio attuale), in termini di guadagni uno dei più grandi successi artistici di sempre. Successo meritato oppure no, lo stabilirà ora un tribunale americano, con un caso destinato – forse – a deludere milioni di fan in tutto il mondo. O almeno a instillare in loro il grande dubbio.

L’accusa del furto delle note viene rilanciata dal Times, che riporta un caso giudiziario in preparazione negli Stati Uniti da parte dell’avvocato Francis Malofiy in rappresentanza del musicista Randy California dell’allora band degli anni Sessanta Spirit. Così, la canzone che tanto ha permeato la storia del rock potrebbe essere il frutto di un comportamento illecito da parte del dio della chitarra Jimmy Page o di qualcun altro della band. Ricorda il Times che Page ha sempre dichiarato di aver scritto Stairway to Heaven nel 1970, mentre si riposava dopo un tour di successo. Più volte alla rivista Rolling Stone ha poi celebrato il successo della canzone, definita dall’artista “di qualità duratura”. Ora, appunto, il caso giudiziario in preparazione, che nasce tutto da una canzone degli Spirit, Taurus, secondo le accuse fonte ispiratrice – e forse qualcosa di più – del successo dei Led Zeppelin.

Obiettivo dichiarato dell’avvocato è porre il suo assistito fra gli aventi diritto dei compensi legati alle vendite e alle riproduzioni. Peccato solo però che Randy sia morto nel 1997, affogato cercando di salvare suo figlio dalle acque del mare delle Hawaii. Ma questo poco importa, considerando che il tutto poi andrebbe agli eredi delle fortune del musicista. I quali potrebbero diventare molto ricchi, da un giorno all’altro, se solo il tribunale dovesse garantire loro anche una minima parte degli introiti. Secondo il Times, Stairway to Heaven è, considerando il mondo della musica, “la vacca da incassi più grassa al mondo”. Il giornale ha interpellato anche l’etichetta dei Led Zeppelin, la Warner Music, che avrebbe declinato ogni commento. E poi quell’intervista di California nel 1997, prima di morire, rilasciata al magazine Listener e riportata oggi dal quotidiano conservatore britannico: “Questi ragazzi hanno fatto milioni grazie alla canzone e non hanno mai detto ‘grazie’ o ‘ti possiamo dare qualcosa per le musiche?’ Magari un giorno la loro coscienza li porterà a fare qualcosa per rimediare”. Alla rivista Listener California avrebbe anche detto che Stairway to Heaven è un “rip-off” (imbroglio, fregatura). Di sicuro, nel caso lo fosse veramente, sarebbe anche una delle mosse scorrette più profittevoli della storia della musica.

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