“Deve essere una manifestazione pacifica e i media stasera dovranno parlare solo dei motivi di questa protesta, non di scontri e violenze”. La Valsusa è scesa a Torino, i valligiani sono stati i protagonisti di una lunga e partecipata marcia che ha attraversato i viali della città. Nei giorni scorsi erano stati lanciati allarmi, da giornali e forze dell’ordine, nel quale si davano per sicuri degli scontri durante il corteo. I valsusini hanno garantito, anche frapponendosi fisicamente tra le frange più estreme e le forze dell’ordine, che la marcia si svolgesse in assoluta tranquillità. Oltre 25mila secondo gli organizzatori, poco più di 5mila per la questura, hanno invaso Torino. Treni e auto da tante città del nord Italia, ma anche diversi bus da Roma e rappresentanze di tutti i maggiori movimenti del paese. La manifestazione è stata convocata per protestare contro l’arresto e la detenzione, in regime di carcere duro, per quattro attivisti NoTav accusati dalla procura di eversione e terrorismo. Il 13 maggio dello scorso anno avrebbero dato assalto al cantiere di Chiomonte. Mercoledì sera, a un anno da quei fatti, i NoTav hanno organizzato una “passeggiata notturna” alle reti del cantiere dell’alta velocità. Il 22 maggio inizierà il processo contro i attivisti arrestati lo scorso dicembre di Cosimo Caridi

Articolo Precedente

Giovani e violenza, la moda funesta del knock-out game (cent’anni dopo Gide)

next
Articolo Successivo

Riccardo Viti, il pianto di una madre e l’ombra del sadismo

next