Tornando indietro, Silvio Berlusconi non rieleggerebbe Giorgio Napolitano a Capo dello Stato. Lo ha detto il leader di Forza Italia, rispondendo alla domanda del direttore del telegiornale di Videolina in un’intervista esclusiva realizzata questo pomeriggio dopo il comizio alla Fiera di Cagliari. “Le dico francamente di no”, ha risposto Berlusconi. “La storia giudicherà quella che èstata la parte del presidente della Repubblica in questo colpo di Stato del 2011, che è stato lungamente preparato a partire dal 2010 e anche per quanto riguarda l’ultimo, altrettanto negativo colpo di Stato, quello di condannare ingiustamente con una sentenza lontana dal vero e scandalosa, il leader del centrodestra”, ha spiegato. 

Berlusconi, dopo un periodo di silenzio, ritorna in pista per elezioni in Sardegna e lanciare (nuovamente) Ugo Cappellacci. “Mi scuso per il ritardo ma a Roma sembrava di essere in Sardegna. Abbiamo impiegato più di un’ora per arrivare in aeroporto” dice alla platea alla Fiera di Cagliari. 

Poi, tra una battuta e l’altra, il leader di Forza Italia parla dei malumori nel partito dopo la scelta nominare il giornalista Giovanni Toti, ex direttore di Studio Aperto, consigliere politico. “Ho letto di maretta, rottamazione. Toti è venuto per amor mio, ma preciso che non siamo gay, e avete visto cosa è venuto fuori. Non vogliamo rottamare nessuno perché se c’è qualcuno che negli oltre 50 anni della sua carriera imprenditoriale e politica ha sempre avuto rispetto di tutti i suoi collaboratori e amici, quello sono io”.

Tenendo una mano sulla spalla del candidato l’ex presidente del Consiglio ha anche scherzato su alcune foto recenti che lo hanno mostrato più invecchiato, senza trucco e con tantissime rughe: “Le hanno fatte passare come foto di come sono adesso, ma erano foto fatte fare a un fotografo per mostrare come sarò quando avrò novant’anni. Invito le ragazze di Forza Silvio a mettermi le mani addosso, ma sulla faccia. I miei 80 anni io li porto bene” ha detto pizzicandosi la pelle del viso. 

Intanto è stata acquisita dalla Procura di Venezia una lettera di minacce con pallottole agli avvocati di Berlusconi Ghedini e Longo. La missiva, come riporta il Gazzettino, è stata intercettata giovedì al Centro meccanografico di smistamento delle Poste di Tessera (Venezia) e indirizzata alla sede padovana dello studio legale dei due avvocati nonché parlamentari di Forza Italia, Niccolò Ghedini e Piero Longo. All’interno della busta, un biglietto con la scritta “ci siamo…ora merde tocca a voi”, un ritaglio di giornale con la foto dei due difensori in udienza e quattro pallottole (due calibro nove per 21 e due calibro nove per 19).

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