“Bahtalo romano dives” significa “buona giornata del popolo rom”, Giornata internazionale di rom e sinti (riconosciuta dall’Onu nel 1979) che si celebra l’8 aprile.

L’8 aprile 1971 a Londra si riunì il primo congresso mondiale dei rom. In quell’occasione venne fondata l’International romani union (Irm), si scelse come inno “Jelem Jelem”, composto da Janko Jovanovic, e che la bandiera, a strisce orizzontali, avesse in alto il colore del cielo, l’azzurro, e in basso il colore della terra, il verde. Al centro una ruota di carro rossa, a simboleggiare il nomadismo.

Il 7 e 8 aprile in particolare tra Milano e Roma, diversi incontri e appuntamenti sono stati organizzati in occasione della Giornata internazionale. L’8 aprile la presidente della Camera dei deputati, Laura Boldrini, riceverà alle 10 a Montecitorio una delegazione di giovani rom, “ragazzi dai 14 ai 26 anni che rappresentano – come spiega il presidente dell’ Associazione 21 luglio, Carlo Stasolla – l’eterogeneità delle comunità rom in Italia, tra le problematiche che vivono e i desideri che nutrono”. Il 7 l’Associazione 21 luglio ha organizzato l’incontro “Il tempo dei rom” al teatro Valle occupato di Roma, “dedicato alla realtà, alla condizione umana e sociale, alla cultura dei rom e dei sinti”. Si comincia alle 17.30 con l’autore e attore Pino Petruzzelli di “Non chiamarmi zingaro (ed. Chiarelettere), estratto dal suo repertorio teatrale, per proseguire, tra i vari appuntamenti, con una tavola rotonda, moderata dalla giornalista Bianca Stancanelli, cui parteciperanno le comunità rom di Roma e i rappresentanti delle organizzazioni: Amnesty International (che ha aperto gli appuntamenti dedicati alla Giornata internazionale con l’evento “L’arte e la cultura contro ogni forma di discriminazione”), Arci solidarietà, Caritas diocesana, Casa dei diritti sociali, Comunità di Sant’Egidio, Cooperativa Bottega solidale, Cooperativa sociale Ermes, Popìca onlus.

Nel pomeriggio è previsto un videocollegamento tra il teatro romano e il Centro culturale San Fedele di via Hoepli a Milano, dove alle 18 di oggi è programmata la prima presentazione del libro “Buttati giù, zingaro” di Roger Repplinger, edito in Italia dall’associazione Upre Roma. Il libro, spiega Paolo Cagna Ninchi, presidente di Upre Roma, «racconta la storia di Johann Trollmann, pugile sinto, chiamato il pugile danzante per il suo stile, che venne privato dai nazisti del titolo di campione e ucciso in un campo di concentramento». Alla presentazione intervengono, oltre all’autore, Giacomo Costa, presidente Fondazione San Fedele, Carlo Feltrinelli, presidente gruppo Feltrinelli, Marco Granelli, assessore alla sicurezza e alla coesione sociale del Comune di Milano, Moni Ovadia, Radames Gabrielli, vicepresidente Federazione Rom e Sinti insieme e Dijana Pavlovic, portavoce Consulta rom e sinti di Milano. Seguirà la proiezione di “Romiland” di Alessandro Aleotti, direttore di Milania: mockumentary dedicato alla questione abitativa delle comunità Rom.

“Buttati giù, zingaro” verrà presentato anche l’8 aprile alle 11 alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli di Milano. In particolare, la mattinata si aprirà con un incontro dedicato agli studenti del liceo artistico “Boccioni”, cui parteciperanno Marco De Giorgi, direttore generale Unar, Chiara Daniele, direttrice Fondazione Giangiacomo Feltrinelli, Carlo Feltrinelli, gli assessori del Comune di Milano, Marco Granelli e Pierfrancesco Majorino, Corrado Mandreoli, Tavolo rom di Milano 
e Giorgio Bezzecchi, Federazione rom e sinti.

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