La sua esclusione delle liste elettorali del Pd è forse quella che fa più rumore. Ma Vladimiro Crisafulli non accetta in silenzio la decisione del partito e, anzi, ribatte con decisione: ”Ho il dovere prima di tutto di rassicurare i dirigenti, gli iscritti al Pd, le cittadine e i cittadini che hanno partecipato alle primarie, dandomi il loro consenso: l’esclusione dalla lista non è stata supportata da nessun articolo di legge né da alcun articolo del codice etico. La mia candidatura non contrasta con nessun principio in esso contenuto, come espresso dalla commissione regionale di garanzia prima, e dal documento sottoscritto da tutti i segretari provinciali e dal segretario regionale Giuseppe Lupo dopo”.

Il senatore ha ribadito che non vuole lasciare il partito e ha dato appuntamento a Pierluigi Bersani all’apertura della campagna elettorale a Enna. “La commissione nazionale – continua Crisafulli – ha posto una questione di ‘opportunità’ dopo la gogna mediatica alla quale sono stati sottoposti non solo io ma buona parte del territorio regionale siciliano e in maniera particolare la provincia di Enna”. Secondo il senatore si è trattato di “un atto di vera e propria epurazione che di democratico non ha nulla, figlio di un’aggressione condotta contro il Pd e i suoi dirigenti radicati nel territorio”.

Secondo Crisafulli anche i tempi della decisione sono sbagliati: “Avrei preferito che tale questione di opportunità mi fosse stata posta prima dello svolgimento delle primarie per la designazione del candidato premier, non foss’altro per rispetto della mia cinquantennale militanza, della storia del partito ennese e siciliano”. E conclude: “Questo patrimonio non verrà disperso. Per questa ragione dò appuntamento sin da ora alla manifestazione di apertura della campagna elettorale alla quale invito ad essere presente il segretario nazionale e candidato premier, Pierluigi Bersani”.

Articolo Precedente

Elezioni 2013, si ritira candidato di Monti rinviato a giudizio

next
Articolo Successivo

Televoto: il nulla dei peones, Casini e i carini. E miss Parlamento

next