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Tav, protesta al vertice di Lione: spray urticante sui dimostranti

Un migliaio di attivisti, italiani e francesi, in piazza contro la decisione di ratificare l'accordo per la realizzazione della Torino-Lione. La zona dove si è tenuto il vertice è blindata, tafferugli davanti alla vecchia stazione des Brotteaux. Tensione al termine del corteo: cariche della polizia e manifestanti bloccati sui pullman
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Un migliaio di persone ha protestato in piazzaLione contro la realizzazione della Tav, a circa un chilometro dalla prefettura du Rhone, sede del vertice Italia-Francia che ha confermato la realizzazione dell’opera. Qualche tafferuglio è scoppiato nella piazza davanti alla vecchia stazione ferroviaria des Brotteaux, dove gli attivisti italiani e francesi si sono riuniti. Arrivati con 12 pullman, circa 600 italiani dalla Val di Susa hanno provato ad unirsi ai 300 francesi per inscenare un corteo, ma la manifestazione inizialmente non è stata consentita dall’importante schieramento di gendarmi e polizia in assetto antisommossa.

L’intero piazzale dove si trovavano i manifestanti era stato transennato e isolato dal resto della città da reticolati. I manifestanti si sono spinti fino alle reti e hanno cominciato a battere con i pugni sui reticolati, mentre altri lanciavano fumogeni. La polizia ha reagito usando spray urticante sui manifestanti ma dopo pochi minuti tutto è rientrato nella normalità.

I manifestanti italiani della Val di Susa sono arrivati a Lione con qualche ora di ritardo perché fermati prima per lunghi controlli alla frontiera del Frejus, poi di nuovo fatti scendere e perquisiti al casello autostradale di Saint-Quentin-Fallavier, poco fuori dall’agglomerato lionese. Per protesta contro i ritardi imposti agli italiani, i francesi avevano rinunciato all’invio di una delegazione che sarebbe stata ricevuta al vertice.

Al termine del breve corteo ci sono stati altri momenti di tensione. La polizia ha effettuato diverse cariche nei confronti dei manifestanti francesi, mentre gli attivisti italiani sono stati bloccati sui pullman dalle stesse forze dell’ordine. I gendarmi hanno perquisito i pullman italiani per evitare che francesi a bordo potessero di lasciare la piazza incontrollati. Su ogni pullman italiano sono saliti due o tre agenti francesi in assetto antisommossa per verifiche, con il risultato che i mezzi sono stati costretti a sostare fino a sera inoltrata. Il deflusso è cominciato soltanto poco prima delle otto.

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